Un attacco choc, l'ennesimo. Gad Lerner torna a insultare i vertici della Lombardia, il governatore Attilio Fontana e l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, che in queste settimane sono in prima linea a contrastare l'epidemia da coronavirus.
A scatenare l'invettiva di Lerner è stata la richiesta rivolta dai rappresentanti della Regione al governo centrale per riprendere le attività dal 4 maggio. Sul suo profilo Twitter il giornalista ha così sferrato l'ennesimo attacco a testa bassa: “Sbaglio o son gli stessi che tre giorni fa attribuivano la persistenza del contagio a #Milano al fatto che c'è ancora troppa gente in giro? - si è chiesto - Ora propongono riapertura attività produttive il 4 maggio in #Lombardia... Come possiamo fidarci? Fa paura questa schizofrenia al governo”.
Questa mattina è arrivato un duro sfogo di Gallera. Su Facebook l'assessore si è detto sorpreso e disgustato in quanto si stanno verificando "molteplici azioni di gigantesca deformazione della realtà e di sciacallaggio politico e mediatico".
Sbaglio o son gli stessi che tre giorni fa attribuivano la persistenza del contagio a #Milano al fatto che c'è ancora troppa gente in giro? Ora propongono riapertura attività produttive il 4 maggio in #Lombardia... Come possiamo fidarci? Fa paura questa schizofrenia al governo pic.twitter.com/8tApsvmB9z
— Gad Lerner (@gadlernertweet) April 15, 2020
Riapertura in Lombardia
Come detto, ieri la Regione ha lanciato il piano per tornare alla normalità dal 4 maggio centrato sulle quattro D: Distanza, Dispositivi, Diagnosi, Digitalizzazione. Inoltre, è prevista una riapertura con orari scaglionati di uffici e aziende per finire con scuole e università.
Il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, ha evidenziato il suo disappunto definendo “un errore” la richiesta della Regione. “Da sempre Fontana ha sostenuto una linea rigorosa e fortemente restrittiva - ha precisato l’esponente grillino - e invece oggi, sorprendentemente, decide - non si comprende sulla base di quali dati - di aprire”. Poi aveva aggiunto che non si può strumentalizzare un tema così importante come quello della ripresa delle attività. “Parliamo di una regione, la mia - ha proseguito Buffagni - che ha pagato uno dei prezzi più alti al mondo per numero di vittime, sofferenze e sacrifici”. Il viceministro ha detto che bisognerebbe parlare delle quattro C: calma, coerenza, coscienza e criterio.
Ieri sera è arrivata la replica di Attilio Fontana. Il governatore ha sottolineato come il viceministro abbia interpretato male quanto presentato dall’amministrazione regionale. “Noi non ci permettiamo di parlare di attività produttive - ha detto durante il programma Stasera Italia - che sono competenza del Governo centrale, sottratta a ogni nostra possibile valutazione.
Noi parliamo di graduale ripresa delle attività ordinarie che sarà concordata con il Governo". Quindi Fontana ha spiegato che lui fa parte della cabina di regia incaricata di programmare la riapertura e ha precisato come sia fondamentale iniziare a pensare in quale modo convivere con questo virus.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.