Nostro figlio è morto e ci negano il suo tema di maturità

La lettera dopo il no delle istituzioni: "La burocrazia ha cestinato con arrogante indifferenza il nostro dolore"

Nostro figlio è morto e ci negano il suo tema di maturità

Gentile Direttore,

siamo due genitori. Disperati. Che hanno perso il loro unico figlio. Aveva 22 anni. Ci siamo rivolti al preside del suo liceo (J. Stellini di Udine) per avere copia del suo scritto di maturità, un componimento segnalato per la partecipazione ad un concorso nazionale, ma soprattutto di grande valore affettivo per noi. Ci siamo rivolti ai vari gradi delle istituzioni, su, su fino al presidente del Consiglio Renzi. Nessuna risposta.

No, direttore. Nessuna risposta.

Neppure di fronte alle ragioni umane di una istanza che richiede solamente un piccolo gesto, quelle ragioni opposte ad una burocrazia che ha cestinato con arrogante indifferenza il nostro dolore. Affidiamo a lei la nostra amarezza, pregandola di pubblicare il nostro appello.

Grazie, Direttore. E buon lavoro a Lei e ai suoi collaboratori. Un abbraccio.

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