La lettera di Alessandra al marito morto: "Ti amo Tommaso sempre e per sempre"

Liliana si divideva tra compagno, figlie atlete e attività di street food. Riccardo e Nicolò, gli amici vicentini separati dalla massa di ghiaccio

La lettera di Alessandra al marito morto: "Ti amo Tommaso sempre e per sempre"

«Ti amo Tommaso. Sempre e per sempre». Lo ha scritto su Facebook Alessandra De Camilli, la 51enne di Schio (Veneto) sopravvissuta al disastro della Marmolada, ricoverata in ospedale a Trento. Il marito Tommaso Carollo, manager di Zanè di 48 anni, è una delle quattro vittime ufficialmente riconosciute.

«Ho sentito un rumore e guardato verso l'alto - ha raccontato a Repubblica -. Ho visto pezzi di neve e ghiaccio che scendevano, ho sentito qualcuno che gridava via-via. Poi penso di essere svenuta. Non ho avuto neanche il tempo di pensare ora scappo, che sono stata travolta». Nel momento del crollo, lei ed il compagno erano alla base del ghiacciaio. «Restava un percorso da fare sulla roccia - ha spiegato -. Ma ci siamo fermati e avevamo iniziato a tornare indietro. Era tardi. Mi sembrava troppo lungo il tragitto, era anche caldo. Ma chi poteva immaginare una cosa del genere...Grazie di tutti i messaggi che mi avete mandato e che mi state mandando, risponderò».

Sono ore di immenso dolore. Minuti, secondi che non passano mai, in cui le famiglie dei tre dispersi pregano di non sentir squillare il telefono. Fino a ieri erano 5 le persone che mancavano all'appello, ma con i due corpi recuperati ieri, la speranza per due di loro si è spenta. È come una roulette russa, un macabro gioco del destino in cui ci si domanda chi entra nella cerchia delle vittime e chi resta ancora fuori.

La morte di Liliana Bertoldi è stata accertata dalle figlie, Francesca, Sara e Caterina per via degli effetti personali. Era molto conosciuta a Levico e Pergine per il suo lavoro di venditrice ambulante di polli allo spiedo. «Quando abbiamo sentito che c'è stato il riconoscimento è stato un momento davvero triste - ha dichiarato Gianni Beretta, sindaco di Levico Terme (Trentino) -. Da un certo punto di vista si è chiuso capitolo perché comunque qualche speranza c'era». Sposata con Gianpaolo, era appassionata di montagna. «Il miglior social network rimarrà sempre un tavolo circondato da amici e pieno di birre», aveva scritto su Fb qualche giorno. Era stata sulla via normale della Marmolada anche a fine aprile arrivando fino a Punta Rocca. Del resto capitava di incrociarla spesso sui campi di gara per seguire le figlie. «Ora nei parterre delle gare di sci ci sarà un vuoto incolmabile», commentano dalla Federazione italiana sport invernali del Trentino. Francesca è diventata maestra di sci, mentre Sara è ancora un'agonista e fa parte del team under 23 dello Ski team Alpe Cimbra. La mamma le aveva seguite sempre.

Continuano a essere classificati come dispersi anche Gianmarco Gallina, 36 anni, e la compagna, Emanuela Piran, coetanea, di Asolo, colleghi in un'impresa di Bassano del Grappa (Vicenza). Entrambi appassionati di montagna, accarezzavano il progetto di aprire un rifugio su qualche vetta dolomitica. Domenica erano sulla Marmolada insieme a una guida alpina esperta.

Ed è da quel maledetto distaccamento che la piccola comunità di Barbarano Mossano, nel Vicentino, vive il dramma di due amici. La voglia di rivedere presto Riccardo Franchin, ricoverato in gravi condizioni a Trento, si incrocia con dolore misto a rassegnazione per le sorti di Nicolò, 22 anni, che risulta tra i dispersi. «I coniugi Zavatta - racconta Cristiano Pretto, sindaco di Barbarano Mossano - mi hanno raccontato che Nicolò li aveva chiamati dalle pendici del ghiacciaio, 20 minuti prima del distacco, mentre iniziava la scalata.

La mamma ha raccontato che la sua grande passione era la montagna, al punto che le diceva sempre Io non voglio fare l'escursionista ma l'alpinista». Riccardo e Nicolò non erano nella stessa cordata. Il primo ha avuto la fortuna di essere più esterno e scappato lateralmente, anche se poi è stato travolto. Ma è vivo. L'amico non ce l'ha fatta.

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