La Commissione europea si accorge che l'Italia è fortemente gravata da un costante flusso migratorio dall'Africa sulle sue coste e non può e non deve restare sola nella gestione dell'accoglienza.
Anzi, si dice «consapevole» delle sfide che l'Italia sta affrontando e «molto preoccupata per l'aumento degli arrivi nel Mediterraneo centrale e in particolare in Italia». Per una portavoce dell'esecutivo dell'Unione europea c'è stato un sostegno costante all'Italia e la commissione europea intende procrastinarlo.
In concreto l'aiuto è stato più che altro economico, ribadito, ad esempio lo scorso luglio, dopo la visita a Lampedusa della commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson, e del numero del Viminale, Matteo Piantedosi, quando Bruxelles ha offerto 14 milioni di euro per un nuovo progetto per migliorare l'accoglienza. Di redistribuzione obbligatoria nei Paesi dell'Ue che sarebbe necessaria - non se ne parla nemmeno per sbaglio. Degli 8mila migranti che dovrebbero essere presi in carico dai diversi Paesi membri, si è trovato posto per 2.548 persone, e di queste, 1076 solo dall'Italia, il resto dagli altri Paesi di primo approdo. Un dato positivo secondo la Commissione europea che ritiene il meccanismo di solidarietà volontario per la redistribuzione dei migranti «attivo» e pensa che «contribuisce a migliorare e accelerare il processo di ricollocazione». Di fatto, su 106.023 migranti giunti sulle nostre coste, i ricollocati appaiono un po' pochini, malgrado da Bruxelles sottolineino l'impegno di Francia e Germania e si confidi sugli altri che dovranno partire.
L'aiuto dell'esecutivo europeo si è estrinsecato in particolare nei trasferimenti dei migranti per alleggerire l'hotspot di Lampedusa sempre stracolmo, in particolare «attraverso l'assistenza di emergenza che consente il trasferimento aereo dei migranti vulnerabili dall'isola ad altre località del territorio italiano». La maggior parte dei migranti come primo trasferimento va a Porto Empedocle, dove è stata allestita un'area sbarchi con dei tendoni, e si attende di vedere dedicato il Palasport dopo gli interventi necessari. La portavoce dell'esecutivo europeo fa sapere anche che le agenzie dell'Ue, Frontex, Agenzia dell'Unione Europea per l'Asilo (Euaa) ed Europol hanno dispiegato 450 persone in Italia e che «l'Euaa sta supportando le autorità italiane sulle procedure di asilo e sull'accoglienza. Ciò include l'invio diretto di esperti a supporto del ministero dell'Interno e delle prefetture».
Intanto ieri mattina l'hotspot di Lampedusa era quasi vuoto. C'erano 294 migranti dopo l'ultimo sbarco della sera prima di 34 bengalesi ed egiziani partiti dalla Libia.
Ieri la Humanity 1 ha avvistato un piccolo gommone con 10 persone a bordo partite dalla Tunisia. In coordinamento con le autorità italiane, ha fornito i giubbotti di salvataggio e monitorato la situazione fino all'arrivo della guardia costiera italiana.
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