L'Europa vede il 2023 in salita. Ma l'Italia resta fiduciosa

L'anno in corso si chiuderà meglio delle attese, ma il 2023 porterà con sé venti di crisi.

L'Europa vede il 2023 in salita. Ma l'Italia resta fiduciosa

L'anno in corso si chiuderà meglio delle attese, ma il 2023 porterà con sé venti di crisi. È questa la sintesi delle previsioni d'autunno della Commissione Ue. «In un contesto di elevata incertezza, elevate pressioni sui prezzi dell'energia, erosione del potere d'acquisto delle famiglie» si prevede che l'Ue, l'area dell'euro e «la maggior parte degli Stati membri» si troveranno in recessione nell'ultimo trimestre dell'anno», ha avvertito l'esecutivo europeo. L'attesa di Palazzo Berlaymont è che il Pil nell'Eurozona si attesti al +3,2% quest'anno (+2,6% in quelle precedenti, per rallentare al +0,3% nel 2023 (+1,4%) e salire quindi dell'1,5% nel 2024. Lo slancio italiano dovrebbe tradursi in un robusto +3,8% quest'anno (dal 2,9% delle stime di luglio) per poi scivolare al +0,3% il prossimo anno (+0,9%) e tornare a salire al +1,1% nel 2024. «Ci troviamo ad affrontare un periodo molto arduo sia dal punto di vista sociale che economico«, ha affermato il Commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni (in foto). La sfida dell'Italia? «Continuare con politiche di bilancio responsabili, garantendo un buon mix tra cautela e investimenti», ha aggiunto escludendo nuove proroghe allo stop al Patto di Stabilità. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha precisato, tuttavia, che le attese Ue sono in linea con le stime del governo.

«Crediamo alle nostre previsioni, , ma siamo assolutamente convinti che la Commissione le condivida le nostre previsioni», ha chiosato ricordando che il +0,3% è già indicato nel quadro tendenziale e che la prossima manovra aiuterà a conseguire il +0,6% indicato nel quadro programmatico.

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