Fanatismo «écolo» e appelli al vandalismo dilagano in Francia su web e social network. Vere e proprie lezioni di sabotaggio da scagliare anzitutto contro presunti «simboli di ricchezza»: gli «inquinanti» Suv. Tutto inizia sul sito di attivisti verdi Reporterre.net. Prima la lettera di un misterioso collettivo chiamato «La Ronce», l'8 ottobre. Poi il loro invito agli ambientalisti «arrabbiati» a «piegare i ricchi e le multinazionali» compiendo «cinque piccoli gesti per l'ecologia». Salvare in sostanza il pianeta dimezzando i Suv, le bevute di Coca Cola e i monopattini in sharing.
La chiamano ecologia punitiva. E non in senso lato. Puntando su «quelli di lusso in città», invitano a sgonfiare i penumatici, così i Suv diventano inutilizzabili almeno per un certo periodo. Ergo, meno inquinamento. La rete impazzisce. Ogni azione finisce in pasto agli utenti che commentano le immagini del nuovo totalitarismo verde a geometria variabile che attacca i privati quanto la grande distribuzione: aprono bottiglie in plastica nei supermercati, rendendole invendibili, bloccano i terminali di pagamento nei distributori di benzina Total. Dicono di mirare «ai ricchi». Ai loro beni privati e alla loro «esposizione di ricchezza a danno del pianeta».
«La Ronce» offre un tutorial del perfetto sabotatore, con suggerimenti per non essere pizzicati. Per i Suv, «agisci di notte, indossa guanti e mascherina». Il video dimostrativo vanta 25 mila visualizzazioni. Centinaia le emulazioni. «Sparpagliamoci, saremo mille spine nel loro fianco», l'invito ad «agire lasciando sul parabrezza un biglietto». «Sbagliato emettere tutta questa CO2 solo per diffondere la fortuna dei proprietari».
La politica tace. «Perché nessun politico condanna? Perché non si scioglie il collettivo che propone di salvare il pianeta promuovendo l'odio di classe?», è la denuncia dell'associazione 40 milioni di automobilisti guidata da Pierre Chasseray. Il tema ecologista è centrale per la prossima campagna presidenziale e criticare certe follie può rivelarsi una lama a doppio taglio.
Le idee di «La Ronce» sono un déjà-vu: 15 anni fa, un collettivo di ispirazione ambientalista si faceva chiamare «Solid'Air». Azioni simili. Gomme a terra ai 4×4: 290 veicoli in due mesi a Bordeaux. Ma all'Obs, i nuovi sceriffi verdi, dietro anonimato, dicono d'essere più attuali, ispirandosi alla patria di Greta Thunberg: ai recenti attacchi ai Suv in Svezia, a cui ha partecipato l'accademico Andreas Malm, autore del libro «How to Blow Up a Pipeline» (come sabotare un oleodotto o farlo saltare in aria).
Visto che «la Ronce» punta a «destabilizzare il sistema», poteva mancare l'attacco «alle lobby dello zucchero»? «L'Assemblea nazionale ha votato il 6 ottobre per reintrodurre i neonicotinoidi, i pesticidi che uccidono le api», si legge nel loro manifesto. «Stiamo combattendo contro coloro che traggono profitto dal crimine». Dopo i Suv, ieri sono dunque partiti i blitz nei supermercati. Via il tappo, confezioni aperte. E il danno è fatto. Non solo Cola ma succhi di frutta, zucchero e bevande dolci. Tutto da buttare e tutto on line.
Il gruppo annuncia nuove gesta su YouTube, Twitter, Instagram e TikTok. Come se queste non fossero multinazionali. Poi l'ultima curiosa azione in «difesa del pianeta»: l'invito a neutralizzare il QR Code di noleggio sui monopattini elettrici a Parigi, dove sfrecciano migliaia di (carissime) trottinettes.
Poco conta se i mezzi siano privi di combustione: «Emettono in media 126 g di CO2 per km» e vanno limitati. Lasciando su ogni «pizzino»: viaggiare in autobus e metrò. Che in tempo di Covid equivale ad aumentare il rischio di propagazione del virus.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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