Libia, il retroscena di Berlusconi: "Napolitano chiese l'intervento"

Silvio Berlusconi ribadisce la sua versione: "L'intervento in Libia fu deciso da Giorgio Napolitano in qualità di capo delle forze armate"

Libia, il retroscena di Berlusconi: "Napolitano chiese l'intervento"

Fu Giorgio Napolitano nel 2011 a chiedere l'intervento militare in Libia per destituire il rais Muhammar Gheddafi.

Lo racconta Silvio Berlusconi, ribadendo a SkyTg24 la sua versione dei fatti: "È stato il Capo dello Stato come capo delle forze armate a chiedere alle commissioni di dare l'autorizzazione alle nostre basi per gli alleati che attaccavano la Libia", ha sottolineato il leader di Forza Italia che allora era presidente del Consiglio, "Io mi sono battuto per evitare che Gheddafi fosse abbattuto".

Solo qualche mese fa, nell'agosto scorso, "Re Giorgio" aveva provato a riscrivere la storia. Prima puntando il dito contro l'Onu.

E poi incolpando proprio il governo Berlusconi - pur parlando di "riluttanza" da parte dell'ex premier: "Non poteva che decidere il governo in armonia con il Parlamento, che approvò con schiacciante maggioranza due risoluzioni gemelle alla Camera e al Senato, con l'adesione anche dell'allora opposizione di centrosinistra", aveva detto l'ex Presidente della Repubblica in un'intervista a Repubblica, "La legittimazione di quella scelta da parte italiana fu dunque massima al livello internazionale e nazionale".

Già allora Berlusconi aveva parlato di "ricostruzioni interessate". E ora conferma: la decisione fu presa da Napolitano.

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