"Quello che è certo è che la legge va fatta, subito. C'è discussione nei partiti, lo so. E anche nel Pd ci sono idee diverse. Discuteremo ancora, naturalmente: ma il momento di tirare le fila e concludere ormai è venuto". Il premier Matteo Renzi, in un'intervista rilasciata a La Stampa, sembra non voler più aspettare per approvare il ddl Cirinnà sulle unioni civili perché "è una ferita - spiega il premier - che va sanata, siamo fanalino di coda in Europa".
Le fibrillazioni all'interno della maggioranza però non sono poche e perciò Renzi sulla 'stepchild adoption' annuncia libertà di coscienza perché "il tema è di quelli che toccano la sensibilità dei singoli parlamentari" e su questo gli fa eco, dalle pagine del Messaggero, gli fa eco il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini che non esclude un ritocco al testo. "Vedremo, deve rappresentare un punto d'equilibrio e non la vittoria di una parte contro l'altra" ma"noi - spiega - cerchiamo un'intesa con tutti coloro che vogliono concludere il lavoro avviato e mantenere fede ad un impegno preso con gli italiani". Perché le unioni civili passino"occorre lavorare con intelligenza, cercando il consenso più ampio anche di forze che sono all'opposizione come il M5S e Sel, ma la riforma va fatta. D'altra parte - rimarca - si tratta di un tema particolare e di stretta pertinenza parlamentare, ed è giusto che in aula si trovino i punti d' equilibrio non legati agli schemi maggioranza-opposizione".
Ed è proporio la trasversalità del tema che può favorire la creazione di quelle maggioranze variabili che, nel brevissimo periodo, può servire al governo a far approvare la legge ma che nel medio-lungo termine può creare frizioni con gli alfaniani e l'ala cattolica del Pd. Il punto dirimente è la stepchild adoption: se non si tocca la sinistra Pd non farà storie, i Cinquestelle e Sel la voteranno così come anche gli ex grillini e la maggioranza potrà contare su circa 180-200 voti a favore. Se si stralcia il capitolo relativo alle adozioni o si passa all'"affido rafforzato" si accontentano gli alleati di governo di centro e si evitano ulteriori fuoriuscite dalla maggioranza da parte di esponenti come Roberto Formigoni, Gabriele Albertini o altri anche più illustri di loro.
Solo qualche giorno fa il capogruppo di Area popolare al Senato, Renato Schifani, ha avvertito: "Renzi faccia attenzione: approvare le unioni civili con i cinquestelle non sarebbe un buon ricostituente per lo stato di salute del governo" e aveva chiarito la sua posizione:"Sì ai diritti delle coppie omosessuali, ma mai la stepchild adoption".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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