L'Italia si spacca. E spunta il partito dei no-Daniza

La vicenda dell'orsa ha scatenato la rabbia collettiva, ma anche reazioni di rigetto: "Sono questi i problemi?"

L'orso morto ai margini della Riserva del Monte Genzana
L'orso morto ai margini della Riserva del Monte Genzana

Mezza Italia è indignata per la morte dell'orsa Daniza, ma c'è anche chi, nell'altra metà del Paese, non riesce capire come mai l'uccisione del plantigrado che non ha retto all'anestetico iniettatogli dalla squadra anti-orso abbia provocato una tale levata di scudi. E non solo degli animalisti. Fiumi di inchiostro sui giornali, richieste di dimissioni a go-go , politici bipartisan per una volta d'accordo nel condannare l'accaduto, cittadini infuriati. Una rabbia che difficilmente si registra in casi di cronaca ben più gravi, come le ormai quotidiane stragi del mare con migliaia di migranti che affogano nell'indifferenza generale o la recente barbara uccisione delle tre suore in Burundi. E quante volte capita di leggere storie di pazienti negli ospedali che non si risvegliano dall'anestesia? Poche righe in cronaca, niente di più. La morte di Daniza, invece, ha scatenato un vero e proprio putiferio. Con i social network intasati dalle proteste, centinaia di tweet e status di Facebook dedicati all'orsa. Tantissimi per chiedere giustizia, ma molti anche per esprimere incredulità davanti a questa isteria collettiva per la morte di un animale.

Su Twitter , tra un cinguettio e un altro dei sostenitori dell'orsa compaiono quelli di chi, seppur dispiaciuto dalla fine dell'esemplare, non è d'accordo con l'eccessivo risentimento mostrato dai più. «Un'orsa uccisa è una tragedia. Migliaia di affogati nel canale di Sicilia sono una statistica», twitta Pino d'Ammora. Un tal Flavio la butta sul sarcasmo: «Consiglio di marketing ai prossimi profughi disperati sui barconi: munirsi di due-tre mamme orse a bordo». Il direttore de il Fatto Antonio Padellaro se la prende con i politici: «Le reazioni isteriche dei politici sono fuori luogo. E non ci furono per il ragazzo ucciso a Napoli». Il confronto tra l'indignazione suscitata per Daniza e quella per la morte di Davide Bifolco, il ragazzo napoletano colpito da un carabiniere durante un inseguimento, ispira anche Gugliemo Vaccaro, che sempre su Twitter scrive: «Vedere più indignazione e attenzione media per #OrsaDaniza che per #DavideBifolco merita una considerazione proreferendum modello #Scozia». Su Facebook il giornalista Andrea Carugati dice che, seppur affezionato all'orsa che vive sulle sue montagne, trova assurdo sentir dire che la morte di Daniza è una tragedia. «Una tragedia è la morte di quel ragazzino a Napoli», osserva. L'utente Scardanello , invece, dedica il suo tweet alle religiose assassinate in Africa: «Lo sdegno per la brutale uccisione di tre suore che donano tutta la vita ai poveri nemmeno paragonabile a quello per l'orsa». C'è anche un prete su Twitter che non si capacita di tanta attenzione per l'orsa. «Niente da dire sugli animali, ma sono questi i principali problemi?», cinguetta don Giorgio. Il tweet di Rossella Staine è sugli animalisti a giorni alterni: «Non per deludervi, ma lo sapete che anche i cuccioli della bistecca che giace nel vostro piatto non se la passano poi così bene?». Anche molti lettori ci hanno scritto.

C'è chi, vivendo in campagna, si chiede «se era necessario reintrodurre degli animali pericolosi la cui gestione è difficilissima» («tutti pensano all'orsa ma alle vacche e alle pecore che questa si è pappata non ci pensa nessuno?») e chi vuole spezzare una lancia a favore degli «animali di serie B» che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole. Un altro lettore si chiede cosa sarebbe accaduto se un anziano fosse rimasto vittima dell'orso: «Non avrebbe di certo sollevato l'indegno sbraitare che si fa per la morte di una bestia».

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