Litiga sui soldi per la droga poi uccide i suoi genitori

Osvaldo Turazza, 55 anni, tossicodipendente. Dopo gli omicidi ha vagato per tutta la notte

Litiga sui soldi per la droga poi uccide i suoi genitori

Era «strano», sempre «silenzioso e poco sorridente». Nessuno dei vicini, però, avrebbe mai pensato che dietro a quell'uomo si nascondesse un'indole violenta.

Invece Osvaldo Turazza, 55 anni, due giorni fa ha ucciso il padre Giampaolo, 75 anni, e la mamma Wilma Vezzaro, 73. Un taglio alla gola netto, al termine forse di un'ennesima discussione. Ieri al civico 22 di via Aquileia, nel quartiere veronese Borgo di Roma, non si parlava d'altro che della morte dei coniugi. A denunciarla è stato proprio il figlio che martedì pomeriggio, poco dopo le 17, ha chiamato il centralino della Guardia di finanza in evidente stato di agitazione, raccontando cosa aveva fatto la sera precedente. Nel corso della telefonata ha riferito ai finanzieri di aver vagato tutta la notte per la città e di trovarsi in quel momento in via Don Nicola Mazza, proprio nei pressi della stazione delle fiamme gialle. Un'auto è andato a prendere Osvaldo e militari e polizia si sono fatti condurre nella casa al secondo piano, teatro del duplice delitto. I due corpi senza vita dei due coniugi giacevano ancora vestiti sul pavimento.

Quando gli uomini della squadra mobile e i colleghi della scientifica sono entrati in casa, hanno trovato il cadavere dell'uomo sul letto e quello della moglie nel corridoio. I primi riscontri sembrerebbero escludere che la coppia sia stata sorpresa nel sonno, perché non indossava il pigiama. Il movente dell'omicidio si muove nel contesto dell'uso e del traffico degli stupefacenti. Osvaldo non viveva più da tempo con i genitori e nel suo passato vi sono precedenti per reati contro la persona e per droga. Spesso però si occupava di accompagnare il padre, che non stava bene, a fare delle visite mediche. L'inquilina del piano di sotto lunedì ha sentito dei rumori. «Ogni tanto succedeva che alzassero un po' la voce, soprattutto quando avevano lui in visita - ha raccontato - che chiedeva spesso soldi. Ma nulla di preoccupante o avrei dato l'allarme. Conoscevo bene Wilma, ci legava l'amore per i gatti, ne aveva tre. L'ho incrociata proprio lunedì mattina. Era una persona speciale, sempre sorridente, dedita al marito che non stava bene e a quel figlio che, evidentemente, qualche problema aveva. Lui viveva con la sua compagna a Porto San Pancrazio e veniva spesso per portare il padre dai medici o in ospedale».

Ai vicini marito e moglie non avevano mai fatto capire che avessero problemi con quel ragazzo. Invece l'altra sera hanno litigato con lui per qualche ragione che sarà chiarita nelle prossime ore dagli inquirenti. Osvaldo ha perso la ragione e li ha sgozzati. Poi è andato in giro per Verona finché non ha chiamato il 117.

I due corpi sono stati portati dalla mortuaria nel cimitero monumentale e sono a disposizione del pubblico ministero, mentre il 55enne è stato arrestato dopo ore di interrogatorio con l'accusa di duplice omicidio aggravato dalla contestualizzazione domestica.

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