L'ultimo brindisi all'alba delle due sorelle. Poi lo schianto mortale

L'auto contro un albero: le ragazze avevano 19 e 23 anni. Il post bevendo: "Qualcuno ci va giù"

L'ultimo brindisi all'alba delle due sorelle. Poi lo schianto mortale

Inseparabili, sorelle, ma soprattutto amiche. Lo sapevano tutti che Lorena Flores Chévez, 19 anni e Antonella, di quattro anni più grande, si adoravano. La prima commentando qualche tempo fa su Facebook una foto in cui appariva sorridente con l'altra aveva scritto «l'unica e sola compagna di vita». Ma ignorava che proprio con la sorella, che era al volante di una Peugeot 307, ieri mattina si stava avviando verso la morte.

Chi per primo alle 5.30 ha visto quell'auto, accartocciata come un foglio di carta addosso a un albero all'altezza del civico 53 di via Cilicia, è rimasto sconvolto. I corpi delle due ragazze, nate in Italia ma di origine ecuadoriana, erano straziati, uno accanto all'altro, in quella strada larga del quartiere Appio Latino generalmente trafficata, ma a quell'ora deserta.

Quando è scattato l'allarme al 118 e i sanitari sono giunti sul posto, non hanno potuto far altro che accertare la morte delle due, figlie di Luis Flores, un apprezzato giornalista boliviano da molti anni residente nella capitale. Le sorelle, che abitavano a Centocelle, poco prima dello schianto erano state insieme a un gruppo di amici al Monkey Bar, locale in viale Giustiniano Imperatore, a ridosso della Basilica di San Paolo, amato e frequentato dai giovani.

Lo conferma un video postato sulla pagina Instagram di Lorena, in cui brinda con Antonella e altri ragazzi, e sotto si legge «qualcuno ci va giù». Non si sa cosa sia accaduto dopo, ma a casa ieri le due sorelle non sono mai arrivare. L'utilitaria blu all'alba è uscita di strada, per cause in corso di accertamento, e dopo aver carambolato su un marciapiede spartitraffico, abbattendo un segnale stradale, ha finito la sua corsa contro un albero.

Sul posto si sono precipitate diverse auto del VI gruppo Torri della polizia locale e squadre dei vigili del fuoco, che hanno estratto i due corpi esanimi dall'abitacolo. La strada è stata chiusa al traffico e riaperta solo alle 11.30 e il veicolo è stato sequestrato e verrà ispezionato per chiarire se, alla base dell'incidente, ci sia stato un guasto improvviso o lo scoppio di un pneumatico. Non è escluso, però, che a causare la tragedia sia stata la forte velocità, un colpo di sonno o che le ragazze in quel locale abbiano bevuto un bicchiere di troppo. Ma ormai è solo un dettaglio.

In quel tratto di via Cilicia già in passato si sono verificati altri incidenti, in particolare in corrispondenza della curva dopo il sottopasso. «Quel punto è pericoloso, andava messo in sicurezza, non vogliono ascltarci e questo è il risultato», spiegano i residenti, che non nascondono la rabbia. Molte le richieste rimaste inascoltate negli anni, arrivate soprattutto dal Comitato Mura Latine. «La famiglia Florez-Chevez è in lutto - ha scritto ieri Louis Flores, il padre delle vittime -. Hanno smesso di esistere tragicamente Antonella e Lorena. Riposino in pace le mie figlie divine».

La comunità boliviana a Roma si è stretta attorno alla famiglia e alla signora Monserrat, madre delle due giovani, ricordando la bellezza delle ragazze e la solarità.

Antonella in passato era stata premiata regina del carnevale boliviano e

sulla pagina Facebook c'è ancora la foto della premiazione. In primo piano sul profilo di Lorena, invece, una foto in auto insieme alla sorella, la stessa auto su cui ieri tragicamente si sono fermate le due giovani vite.

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