Il lusso a stiletto di Rossi Quando il talento non salta una generazione

ParigiGianvito Rossi è figlio d'arte: suo padre è stato anima e fondatore del calzaturificio Sergio Rossi acquistato dal Gruppo Gucci ai tempi d'oro, ovvero quando Domenico De Sole e Tom Ford dettavano legge nel mondo della moda. Lui all'epoca era poco più che un ragazzo ma ancora oggi viene chiamato così nonostante abbia 42 anni suonati, due figli e una solida carriera imprenditoriale avviata con il fratello Gianmarco. Otto anni fa i due hanno deciso di aprire un calzaturificio con i migliori artigiani della zona di San Mauro Pascoli: figli e nipoti delle persone che avevano lavorato con il loro papà, centoventi dipendenti altamente specializzati. La gente ci diceva: «Siete pazzi e poi in Italia ci sono troppi Rossi che fanno le scarpe» racconta Gianvito nel nuovo atelier di Parigi dove in questi giorni sta presentando la collezione resort per l'estate 2016.

I fatti hanno dato ragione ai due fratelli che oggi hanno un giro d'affari di 45 milioni di euro l'anno, negozi monomarca a Milano, Parigi, Londra, Hong Kong e presto New York oltre a duecento punti vendita super selezionati in giro per il mondo.

Merito dei modelli che dire belli è poco: ballerine e sleepers in pelle intrecciata, ciabattine e mules all'uncinetto, espadrillas in camoscio da guanteria e strepitosi modelli a tacco alto tra cui un indimenticabile stivale cuissard in denim come i sandali a fasce incrociate sul malleolo. Inutile dire che buon sangue non mente perché alte o basse che siano, a punta oppure no, le scarpe di Gianvito Rossi come quelle di Sergio non fanno male ai piedi e sono il massimo dello chic.

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