Alessandro Di Battista va all'attacco e mette nel mirino la Lega e Salvini. L'ex parlamentare dei 5 Stelle non usa giri di parole e cavalca il Russiagate in salsa italiana per colpire alle spalle l'alleato di governo. L'affondo del grillino è di quelli duri, destinati a far discutere. "Da qualche giorno non si sta parlando di Ong. Lo ’show’ dell’immigrazione dove tutti, da destra a sinistra, recitano la loro parte costringendo gli africani al ruolo di comparsa, per qualche ora si è fermato. Oltretutto Salvini il bugiardo è impegnato a mentire, la sua difesa sul caso Russia-Savoini è ridicola", ha affermato Dibba. Poi, sempre sui social, l'ex parlamentare aggiusta la mira e spara ancora su Salvini parlando di un altro tema caldo, quello dell'immigrazione: "In Italia ci occupiamo ore ed ore di Ong, di Carola, dei tweet salviniani evitando di andare al cuore del problema. Fino a quando il ’diritto ad emigrarè verrà considerato più importante del ’diritto a non emigrarè l’impero mediatico-finanziario-liberista trionferà. E morirà l’Africa, uccisa anche da chi crede di volerle bene quando in realtà vuole bene solo ad una ipocrita voglia di carità che serve soltanto a stringerle maggiormente il cappio al collo".
Insomma Di Battista ha scatenato una vera e propria offensiva sul leader della Lega che in questo momento si trova al centro della bufera per i presunti fondi russi incassati dalla Lega per le elezioni europee. Proprio oggi è stato interrogato dai magistrati Savoini, l'uomo che avrebbe intavolato una trattativa con Mosca per conto della Lega. Savoini però, secondo quanto filtra dalla Procura si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Salvini è tornato su questo tema nel corso di una conferenza stampa al Viminale dopo un incontro con le parti sociali: "Non abbiamo chiesto, nè visto, nè preso un euro. Lascio divertirsi gli amanti di James Bond e di spionaggio. Mi occupo di vita reale. Non parlo di soldi che non ho visto". Parole chiare che indicano la strategia di Salvini: occuparsi della manovra e mettere da parte il caso Savoini-Russia. Il leader del Carroccio di fatto punta ad ottenere l'ingresso della flat tax nella prossima legge di Bilancio e di fatto, proprio nell'incontro con i sindacati (presenti anche Garavaglia e Siri) ha illustrato il piano del Carroccio per la prossima manovra.
Ma a quanto pare i 5 Stelle preferiscono spendere il loro tempo negli attacchi al titolare del Viminale che nei confronti con le parti sociali per costruire la manovra che verrà. Infine agli attacchi si unisce anche il premier Conte che ha chiesto a Salvini di riferire in Aula sul caso. Ma la risposta del vicepremier è stata fin troppo chiara.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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