Dopo gli accordi con il Pd che hanno fatto nascere il governo Conte-bis e portato alla candidatura a Governatore dell’Umbria di Vincenzo Bianconi , il capo politico del M5s Luigi Di Maio ha frenato sull’ipotesi avanzata dal segretario dem Nicola Zingaretti di stipulare una vera propria alleanza a livello nazionale per raggiungere la maggioranza assoluta dei consensi e sconfiggere il populismo di Salvini.
“Non sono in questo momento all’ordine del giorno patti regionali- ha dichiarato Di Maio a Sky Tg24 a "L'Intervista di Maria Latella" - nè tantomeno nazionali” con il Pd oltre quello siglato per le ormai imminenti elezioni regionali in Umbria. Verità o disperato tentativo di bloccare il forte malcontento che serpeggia nel MoVimento per l’alleanza con i dem? In politica mai dire mai e gli eventi degli utlimi due mesi lo insegnano.
Quanto si deciderà in vista del ritorno al voto in Calabria e in Emilia-Romagna, però, potrà dare indicazioni preziose sulle future mosse dei pentastellati. Nel frattempo, però, Di Maio garantisce che “a me più che i patti interessano i fatti. Il patto in Umbria con Zingaretti è che se vince Bianconi nessun assessore sarà delle forze politiche”.
Sempre ai microfoni di Sky Tg24, il ministro degli Esteri ha parlato anche di lotta all’evasione affermando che entro fine anno sarà approvata la norma che prevede il carcere per i grandi evasori. “Non ho notizie che la norma sia stata stralciata”.
“A me non interessa dove” e in quale provvedimento viene inserita, “a me interessa il quando e entro fine anno dobbiamo approvare il carcere ai grandi evasori, è un’azione di civiltà”, ha concluso Di Maio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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