Le prove di inciucio fra M5S e Pd procedono alla grande. Oggi, infatti, il tavolo di confronto tra le delegazioni Pd e M5s a Montecitorio per verificare la possibilità di formare un nuovo governo è durato circa due ore. Dal confronto sono subito emersi i primi segnali positivi. Sia da una parte che dall'altra. Si parla di "clima costruttivo", di "sì al taglio dei parlamentari" e di un "programma condiviso". Tutto sembra andare nella direzione di un governo giallorosso, lasciando così fuori dalla porta la Lega. Lega che intanto manda chiari segnali a quelli che prima erano i suoi alleati.
Ma i dem e i grillini hanno ben altro in mente. I primi i loro tre punti e i secondo i loro dieci. Ma in un modo o nell'altro devono far convergere il tutto in un unica strada. Altrimenti? Temono di perdere la propria poltona. Così stanno facendo il tutto e per tutto per mettere le basi per un accordo politico. Così, dopo ore di indiscrezioni e voci di corridorio, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti si sono incontrati per un'ora. Hanno preso un bell'aperitivo in una casa privata di Roma.
L'incontro Di Maio-Zingaretti
Tra i temi sul piatto c'è in primis un Conte-bis (richiesto anche da Beppe Grillo oggi sul suo blog scatenando qualche malumore) e i tempi della legge sul taglio dei parlamentari. La notizia del faccia a faccia è subito trapelata dai rispettivi staff, dopo che nel pomeriggio fonti M5S avevano negato che tra i leader dei due partiti fosse previsto un incontro nel week end. Un incontro privatissimo e quasi segreto.
Ma il problema di questo incontro non sembra essere tanto il taglio dei parlamentari, quanto il nome del prossimo premier. Nicola Zingaretti, infatti, subito dopo le consultazioni al Colle, aveva chiesto "discontinuità" rispetto alla precedente esperienza di governo. E durante il faccia a faccia lo ha ribadito. Ma Di Maio non sembra essere disposto a mollare: l'accordo si farà solo se il premier sarà (di nuovo) Giuseppe Conte, riferiscono fonti dem. Stando a quanto riporta l'Adnkronos, un esponente di governo M5S di primo piano avrebbe detto chiaramente: "Conte premier è il nostro obiettivo".
L'incontro fra i due leader viene definito "molto cordiale", anche se Zingaretti non sembra disposto a cedere sul nome del premier perché "vuole un governo di svolta" non per una questione personale, ma per rimarcare una necessaria
discontinuità. E nelle prossime ore il confronto dovrebbe proseguire. Altri punti - viene spiegato - non sono stati affrontati. Ma Di Maio preme sul dare un nuovo incarico a Conte e su questo non ha la minima intenzione di cedere.
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