La "pace fiscale 2" si allontana sempre di più. Nel governo la tensione è alle stelle dopo la proposta del leghista Biotnci di avviare una seconda fase che prevede nuove procedure agevolate per chiudere i contenziosi con il Fisco. Su questo punto Bitonci è stato molto chiaro: "Il decreto fiscale dell’anno scorso ha avuto dei risultati assolutamente ottimi, con 38 miliardi di cartelle lavorate, 21 miliardi di incassi previsti e 1,7 milioni di contribuenti che hanno aderito", ha affermato il sottosegretario all'Economia.
E di fatto i grillini già nella serata di ieri erano stati fin troppo chiari: "Con noi nessun condono passerà mai. Piuttosto bisogna intensificare la lotta, fino al carcere, contro i grandi evasori". Parole dure che hanno immediatamente infiammato i rapporti tra M5s e Lega. Ma a chiudere la porta in faccia al Carroccio adesso arriva Luigi Di Maio: "Anche sulle tasse ieri ho sentito parlare di condoni. Il MoVimento di condoni non ne fa e non ne farà mai e troviamo assurdo che, quando si parla di tasse, il primo pensiero di qualcuno sia fare dei regali ai grandi evasori. Per noi i grandi evasori vanno in carcere!", ha affermato il vicepremier 5 Stelle su Facebook. "Piuttosto - scrive - vi dico con certezza che l'Iva non aumenterà e che taglieremo il costo del lavoro per aiutare le imprese". Insomma lo scontro tra i gialloverdi resta acceso. All'orizzonte c'è già il grande scontro per la manovra. La prossima legge di Bilancio sarà il vero banco di prova per la tenuta del governo. La flat tax è l'altra spina nel fianco per la stabilità dell'esecutivo.
La Lega difficilmente rinuncerà al nuovo regimo fiscale e di fatto andrà a lo scontro sia con i grillini che con via XX Settembre. Il nodo coperture è quello che più di ogni altro mette a rischio la riforma. Dopo l'estate la resa dei conti. Con l'Europa che ci osserva. Da vicino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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