Sono ore di lavoro intenso al ministero dell'Economia dove si sta definendo il Ddl di bilancio per l'anno finanziario 2023. È tempo di limature, modifiche last minute e correzioni, ferma restando la sovranità del Parlamento che potrà emendare il testo approvato dal Consiglio dei ministri a suo piacimento. In questa fase l'attenzione è naturalmente puntata sulla ricerca delle coperture per i circa 35 miliardi di spesa previsti.
La manovra inizierà la discussione in settimana. Alla Camera domani arriverà il testo definitivo. Forza Italia è al lavoro su «pochi e qualificati emendamenti». Il tema su cui gli azzurri si batteranno è innanzitutto il Superbonus e in particolare lo sblocco dei crediti, provvedimento considerato fondamentale per uscire dall'impasse. L'altro tasto su cui Forza Italia insisterà, rivendicando il successo parziale ma sottolineando che bisogna fare di più, è l'aumento delle pensioni minime, portate appena sotto la soglia dei 600 euro. È una battaglia storica di Berlusconi, il Cavaliere ha dato un mandato preciso, chiedendo di portare a casa l'obiettivo. Bisogna arrivare ai 600 euro subito, ma mettere in chiaro che scatterà un meccanismo per farle crescere di 100 euro l'anno. Fino ad arrivare ai 1000 a fine legislatura, come promesso in campagna elettorale.
L'altro tema su cui gli azzurri insistono è la detassazione dei nuovi assunti che deve essere totale, con lordo e netto che devono coincidere per gli under 35 e per gli over 50 rimasti senza lavoro. Il meccanismo, spiegano, come è attualmente congegnato oggi rischia di non funzionare perché prevede un massimale annuo di 6000 euro che non è sufficiente. «In sostanza i soldi del reddito di cittadinanza potranno messi a disposizione di una azienda e al servizio del sistema produttivo che potrà assumere e produrre ricchezza». Forza Italia chiede anche più risorse per il comparto sicurezza e intende promuovere una azione di semplificazione complessiva, ma questo con ogni probabilità in un provvedimento a sé stante. I capigruppo Alessandro Cattaneo e Licia Ronzulli ieri hanno fatto una riunione con Giuseppe Mangiavalori, presidente della Commissione Bilancio per definire il calendario.
Fratelli d'Italia rivendica il grande lavoro che è stato fatto in queste settimane. «Il governo, insediato da meno di un mese e con spazi di manovra ridotti dai danni economici fatti dai governi precedenti, ha fatto la finanziaria migliore degli ultimi anni» spiegano dal partito. «La manovra con queste condizioni date è un gran bel primo passo. Dobbiamo evitare che in Parlamento diventi bersaglio delle piccole rendite di posizione. Se ci sono spazi a saldi invariati di miglioramenti vedremo, ma non dobbiamo offrire il fianco a chi da sinistra critica dopo aver portato il declino in Italia». Il ministro Francesco Lollobrigida fa sapere che si sta lavorando su una iniziativa per sostenere i più deboli, con uno stanziamento di 500 milioni destinato all'acquisito di beni alimentari di prima necessità tramite una rinnovata social card, «cercando anche di fare un effetto leva e con un aiuto ulteriore dalla parte della distribuzione e produzione».
La Lega, infine, è al lavoro per inserire nella manovra la misura per esentare dal pagamento dell'Imu i proprietari
di case e immobili occupati. «Crediamo fortemente in questa norma di buonsenso» dice Claudio Borghi «perché riteniamo assurdo, oltre che profondamente ingiusto, pagare imposte su una casa o un immobile non utilizzabile».
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