Marcia pro-migranti, Mentana attacca chi la critica

Mentana: "Non avete mai mosso un dito contro mafiosi e camorristi, però per voi la vergogna sono quei manifestanti di Milano"

Marcia pro-migranti, Mentana attacca chi la critica

Enrico Mentana non è uno che le manda a dire. Anzi, ormai il direttore del Tg di La7 dice la sua spesso sui social network. E l'ha fatto anche sulla marcia pro-migranti di Milano. C'è chi non ha apprezzato la manifestazione. Ed è proprio contro queste persone che Mentana si scaglia. "Sui social tanto tanto livore per chi manifesta a Milano oggi. Si può non essere d'accordo in nulla con le ragioni di chi marcia, ma perché tutto questo veleno? Perché un odio così forte verso l'idea di accoglienza? Perché quelle litanie sul sostegno che non si darebbe invece agli italiani poveri? Chi non lo darebbe, l'Unicef? Emergency? La Caritas? O invece, molto più probabilmente, una buona parte degli stessi autori dei commenti? Vi rode forse che tutto questo avvenga nella città che è stata sempre l'emblema dell'accoglienza, negli anni delle migrazioni dal sud, che tuttora accoglie più di tutti, e ciò nonostante produce occupazione e sviluppo? Vi piacerebbe che le cose andassero male, che la festa si trasformasse in qualcos'altro", scrive il giornalista.

Che poi continua rincarando la dose: "Non avete mai mosso un dito contro mafiosi e camorristi, contro gli evasori e i corrotti, sbraitate solo quando acciuffano un politico ladro, purché della parte opposta alla vostra, avete fatto il tifo per la banda di Romanzo Criminale e i Savastano di Gomorra, parcheggiate in seconda fila e ve ne fregate della differenziata, e però per voi la vergogna sono quei manifestanti di Milano. Non concepite che uno possa aiutare chi ha bisogno, e infatti diffondete la calunnia che le Ong siano spinte dal lucro e dal malaffare. Mi sono chiesto per tanto tempo come sia stato possibile che da noi, 80 anni fa, le leggi razziali siano state varate e attuate senza nessuna reazione popolare. Ma come, noi, gli "italiani brava gente", restammo zitti, e anzi partecipammo con zelo alla loro applicazione, alcuni fino alle estreme conseguenze? Grazie a voi, al cinismo ferino delle vostre parole, ho potuto capire di chi siete ideali eredi.

E siccome, è cosa nota, la storia si ripete in farsa, magari arriverà il giorno, come avvenne dopo la Liberazione, in cui cancellerete in fretta e furia i vostri tweet e correrete a giurare e spergiurare che quel 20 maggio a Milano, a manifestare per una buona causa c'eravate pure voi..".

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