Accattonaggio con i cani sul lungomare di Lignano

Spettacolo indecoroso in mezzo ai turisti. Il sindaco ha le mani legate: "Non possiamo fargli niente". Ma una legge impedirebbe i quadrupedi

Accattonaggio con i cani sul lungomare di Lignano

nostro inviato a Lignano Sabbiadoro (Udine)

Le sentenze. Le leggi. Le regole. Risultato: un groviglio inestricabile. E cosi il sindaco grida la propria impotenza: «Voglio mandarli via, ma non posso. Ho le mani legate». I nemici del primo cittadino Luca Fanotto sono gli accattoni con tanto di cane esibito per impietosire i turisti che riempiono all'inverosimile le spiagge della città friulana. I mendicanti sono sdraiati o accoccolati per terra, ma al loro fianco c'è anche un quadrupede. Non malandato o spelacchiato. Anzi, di razza: labrador, jack russell, cavalier king. Insomma, siamo all'elemosina 2.0, alla mano aperta ma con un'iniezione di marketing, perché il quadretto ispira tenerezza e finisce per fare breccia dove i sistemi tradizionali fallirebbero.

Difficile fare calcoli e azzardare cifre, ma basta fare un giro da un supermercato all'altro per imbattersi in uomini e donne che chiedono la carità, sempre assistiti dai fedeli compagni. E il Comune va in tilt . «L'anno scorso, quando il problema si è presentato per la prima volta, ho cercato di approfondirlo e mi sono scontrato contro la Consulta - spiega Fanotto che fra l'altro è avvocato -. La Corte nel 1995 ha in sostanza dichiarato incostituzionale il reato di accattonaggio, a meno che il mendicante non simuli mutilazioni o molesti il cittadino». Fanotto, che ha una bussola tutta sua - «Sono di centrodestra in una giunta che ha molti esponenti di centrosinistra ma in prospettiva vuole superare i partiti» - si considera prigioniero in casa propria: «Abbiamo provato a colpirli controllando gli animali, ma abbiamo scoperto che i cani non sono maltrattati e anzi godono di buona salute. Sono pure vaccinati». «È vero - conferma il comandante dei vigili urbani Alberto Adami - abbiamo chiamato anche i veterinari ma è tutto a posto». E allora? In una sorta di mobilitazione interforze ci hanno provato polizia e carabinieri. «Qualcuno - prosegue il primo cittadino - è irregolare. E allora gli è stato notificato il foglio di via». Che il mendicante ha prontamente cestinato senza spostarsi di un solo centimetro dal «posto di lavoro». Sbarrata una strada e chiusa l'altra, il municipio ha pescato quella che dovrebbe essere l'arma finale: la legge regionale del 2012, modificata solo qualche mese fa dalla giunta di sinistra guidata da Deborah Serracchiani. La norma, almeno sulla carta, è chiara che più chiara non si può: «È vietato utilizzare animali per l'accattonaggio». Peccato che la sanzione sia una multa e che la multa non debba essere pagata subito. «Abbiamo dato tante multe a questi signori ma loro non versano un euro e tutto resta come prima», aggiunge Adami. «Ma Io non mi arrendo - replica Fanotto - e prima o poi troverò il sistema di farli sloggiare».

Per ora i cani restano a fare la guardia ai supermercati e Alessio Codromaz, battagliero esponente dell'opposizione leghista, prepara una manifestazione di protesta: «La giunta aveva promesso di debellare il fenomeno. E invece si è persa dentro un ginepraio di norme».

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