Francesco Persiani, 53enne avvocato penalista di successo, nato a La Spezia ma cresciuto a Verona, si trasferisce a Massa dopo gli studi universitari dove mette su famiglia. Qui nel 2016 diventa Presidente della Camera Penale di Massa Carrara e, agli inizi del 2018 si lancia in una campagna elettorale appoggiato dai partiti di centrodestra. Il 24 giugno vince il ballottaggio contro il sindaco uscente (Alessandro Volpi, PD) per 56,4% a 43,3%.
Sindaco Persiani, una vittoria di tutto il cenrodestra su Massa, se lo aspettava?
"Sì, diciamo di sì, c’era una grande aspettativa in tutta la cittadinanza. Gli abitanti hanno risposto facendo capire che c’era una grande voglia di alternanza, di discontinuità. Abbiamo puntato sul fatto che la città potesse credere alla nostra proposta di discontinuità. Certo - ride - non era scontato, ma fattibile. In molte roccaforti di sinistra, in Toscana come in Liguria, del resto, il centrodestra ha prevalso".
Cosa è stato a garantirvi la vittoria?
"Il fatto che le forze politiche delle coalizioni di centrodestra dei vari comuni a trazione Lega, abbiano dimostrato di essere molto attente ai bisogni delle persone, dei più deboli, di tutta la società. La Lega più di altri si è dimostrata capace di intercettare questo elettorato, a differenza del centrosinistra che si è occupato negli anni di amministrare il potere e non la città. Questa capacità di ascoltare e rispondere ai bisogni è stata la nostra ricetta vincente".
Quanto ha contato l’apporto dei singoli partiti all'interno della competizione?
"È stato un apporto importante, non solo per le proposte presentate, ma anche per la collaborazione dei candidati che si sono spesi sul territorio, contattando le associazioni di categoria e coinvolgendo i cittadini. Anche i parlamentari e i dirigenti a tutti i livelli hanno dedicato molto tempo e attenzione a queste campagne elettorali, dando sensazione di una particolare voglia e cura di rappresentare una novità, un'alternativa concreta".
I fatidici, "primi 100 giorni" di governo, come li affronterete?
"Il lavoro sarà molto e duro, ci sono diverse cose lasciate nel limbo da parte dell’amministrazione uscente che dovremo riprendere in mano, per prima cosa faremo in modo che il regolamento urbanistico veda la luce portando a termine il suo iter. Mettere in atto ciò che è possibile per il decoro e la sicurezza del teritorio. Cercare di fare qualcosa per gli eventi, migliorare l’accoglienza per il turismo. Cercherò di capire cosa si può fare per il teatro Guglielmi, perché possa essere riaperto e possa tornare a svolgere la sua stagione teatrale. Non mancano poi i problemi legati alle tariffe dell’acqua e il completamento del bando delle periferie".
Quale sarà la vostra ricetta per la sicurezza?
"Intendo confrontarmi con le autorità competenti: prefetto, questore e il Comitato per l’ordine e la sicurezza, dialogare per migliorare il corpo di polizia municipale. Ci attiveremo subito, in base alle risorse a disposizione, per sorvegliare il territorio, da troppo tempo abbandonato a se stesso".
Turismo e lavoro, due cavalli di battaglia di questa campagna elettorale, cosa pensate di fare?
"Faremo un assessorato dedicato al turismo, per il rilancio dell'immagine della città. Massa deve essere riscoperta anche dal turismo di elitè. Valorizzeremo anche il turismo legato all’enogastronomia locale e alle sue eccelenze. Abbiamo un territorio unico, incastonato fra il mare e le montagne, riusciremo una volta per tutte a valorizzarne le bellezze, sia storiche che paesaggistiche".
Negli ultimi giorni di campagna elettorale vi hanno dato di xenofobi, razzisti e populisti. Cosa risponde ora a queste persone?
"Sono affermazioni che nascondo un pregiudizio ideologico: di fronte ai problemi della sinistra e alle loro carenze, si è cercato di affermare che il voto non fosse un espressione democratica. Non intendo nemmeno replicare a tali false e fantasiose accuse".
Su quale terreno di gioco, più di altri, il PD e il centrosinistra hanno perso maggiormente campo?
"Nel fatto che principalmente si sia distanziato dai cittadini. Ha gestito il potere fra amici, perdendo il contatto con la cittadinanza, con le associazioni- Sono stati carenti nel sociale, nella sanità, nel decoro, nella sicurezza e tutti i bisogni dei cittadini. La gente era stufa di essere ignorata".
Ha già pensato ad una squadra di governo?
"Stiamo formado la squadra, non ritengo di fare nominativi oggi, ma ci sarà spazio per tutte le forze tenendo presente due fattori: la rappresentatività all’indomani delle urne e le competenze dei nomi proposti".
Vuole mandare un messaggio agli altri sindaci neo eletti?
"Mi congratulo con loro, auguro buon lavoro e che si possa mettere in piedi una sinergia capace di migliorare le nostre città".
Cosa contraddistinguerà
la sua amministrazione?"Nel corso del mio mandato, il Comune dovrà dialogare coi cittadini e le imprese, offrendo un percorso di burocrazia zero, migliorando le occasioni di lavoro e la difesa del territorio".
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