I presidenti di 31 Stati hanno appena sottoscritto una documento nel quale dichiarano che la prima emergenza planetaria è quella climatica. Tra questi il nostro Sergio Mattarella, persona dal carattere troppo mite per saper prendere una posizione contro-corrente. Che avrei preferito perché appena tre mesi fa egli ha ricevuto una Petizione che lo avvertiva e confortava che non esiste alcuna emergenza climatica e sottoscritta da 200 studiosi.
Questi sono gli stessi che nel 2001, costituitosi in Movimento Galileo 2001 (G2001), inviarono una Petizione al Presidente di allora, Ciampi, per avvertirlo che non esiste alcun inquinamento elettromagnetico. Ciampi, non richiesto, mise sotto la propria ala protettiva il G2001, conferendogli il proprio Alto Patronato. Ma i tempi cambiano. Abbiamo i presidenti di mezzo miliardo di persone che vorrebbero parlare a nome degli altri 7 miliardi. Caro Mattarella, sei in minoranza nel mondo. Hanno sottoscritto una dichiarazione in 13 punti, ciascuno o banale o falso. Cominciano col lamentare che il cambiamento climatico (0.9 gradi in 150 anni) sarebbe l'emergenza delle emergenze. Come è evidente dalle ondate di calore: non si capisce perché un'ondata di calore a 40 gradi dovrebbe essere meno perniciosa che a 40.9 gradi. Vanno avanti dicendo che sti 0.9 gradi minacciano agricoltura, silvicoltura, turismo, energia, infrastrutture, risorse idriche e poteva mancare? la pace. Come se da Adamo ed Eva fino a 150 anni fa non ci fossero state guerre. Incalzano ricordando gli accordi di Parigi e il loro fantasioso obbiettivo di controllare il clima entro i 2 gradi: siccome uno è già stato bruciato, la torta da 1 miliardo al giorno servirebbe, secondo le teste d'uovo di Parigi, a tenere buono il termometro entro un grado. Caro Mattarella, ti sarebbe più facile domare 200 tigri della Malesia.
Riconoscono, i 31 Presidenti, che quello fatto finora non è abbastanza: ma non sarà mai abbastanza, caro Mattarella, per un faraonico proposito, quale quello di controllare il clima del pianeta! Ma il cuore di tutto sta negli ultimi due punti: quello ove l'obbiettivo dichiarato è raggiungere «emissioni-zero per il 2050» e che «tutti i flussi finanziari siano indirizzati in questo senso». Avete letto bene: tutti.
Mattarella mio, possibile che non ti rendi conto di aver sottoscritto una panzana? Oltre l'85% di ciò che il mondo fa, lo fa emettendo CO2, le cui emissioni crescono. Fammelo ripetere: crescono.
Vent'anni fa avete sottoscritto un documento con la promessa di farle decrescere del 6% rispetto ai livelli del 1990, promessa impossibile: infatti ma sono invece cresciute del 60%.Mi pare evidente, caro Presidente, che lei e i suoi 30 colleghi non avete contezza di quel che avete firmato: chiusi nei vostri Quirinali vivete, di tutta evidenza, in un mondo parallelo.
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