Matteo Orfini scarica Ignazio Marino per le nomi last minute nel cda dell'Auditorium

Sui nomi indicati il sindaco ha detto: "Sono certo delle loro capacità e anche del loro senso innovativo"

Matteo Orfini scarica Ignazio Marino per le nomi last minute nel cda dell'Auditorium

Non è andata giù al Partito democratico l'ultimo colpo di coda del sindaco dimissionario di Roma, Ignazio Marino.

Ieri sera, a sopresa, per sanare quella da lui definita "una situazione difficile creata non da nostri ritardi ma dalla necessità di rispettare una recente modifica legislativa inattesa e non conoscibile", Marino ha nominato il nuovo cda della Fondazione Musica per Roma, insieme a Provincia e Regione, tagliando i membri da 15 a 5.

"Le decisioni operate all'interno delle nuove norme che hanno ridotto a 5 i membri del Cda non sono state facili, ma abbiamo ciascuno per la sua parte compiuto scelte giuste e innovative. Ho firmato la nomina dei tre membri designati dal Campidoglio indicando Aurelio Regina presidente, José Ramòn Dosal Noriega e Azzurra Caltagirone", ha dichiarato il sindaco, suscitando non poca irritazione all'interno del suo partito.

Matteo Orfini, per tutta risposta, stamattina con un tweet ha sancito la definitiva rottura tra il Pd e l'amministrazione capitolina con delle parole al vetriolo:

Parla di nomine "last minute" il commisario del partito nella Capitale, accusando il sindaco uscente in maniera per niente velata di aver abbandonato la tanto sbandierata

lotta ai poteri forti proprio davanti ai cancelli dell'Auditorium romano, facendo riferimento ai nomi proposti da Marino per il novo cda e che, probabilmente, non sono stati concordati con la dirigenza Pd.

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