La maturità è tutta un quizzone Da oggi si studia per gli orali

Simonetta Caminiti

Scuola che vai, quizzone che esplode. E così, anche quest'anno, l'agognata «terza prova» degli esami di maturità ha scandito il finale delle prove scritte. Il «quizzone», così chiamato, ha trovato gli occhi e le risposte di 503mila maturandi tra ieri mattina e ieri pomeriggio. Ma in cosa è consistito e com'è stato strutturato questo insieme di quesiti sulle materie curriculari?

Anzitutto, la fattispecie delle domande è variata non solo da istituto a istituto ma addirittura da classe a classe; la singola commissione ha elaborato un quizzone ad hoc per ciascuna delle sue classi. Commissione non vincolata da una regola che, però, nella prassi, vige da anni: quella di non inserire nel questionario discipline oggetto delle altre due prove scritte.

La discrezionalità del corpo docente ha margine molto ampio; ma in linea di massima le prove affrontate ieri sono state così strutturate. Una trattazione sintetica (con cinque quesiti, eventualmente a carattere pluridisciplinare); domande a risposta singola (in questo caso, 10-15 interrogativi su argomenti inerenti una o più discipline); test a risposta multipla (questa tipologia ha previsto dalle 30 alle 40 domande: secondo lo schema tradizionale anglosassone, la prova multiple choice prevede varie possibili risposte, e lo studente è chiamato a barrare solo quella che ritiene esatta).

Alcune classi hanno optato per i problemi a risoluzione rapida che non dovevano essere più di due - ; oppure, negli istituti tecnici e professionali, la commissione ha sottoposto ai ragazzi delle analisi di casi pratici e professionali. Infine, sempre per gli istituti tecnici, i maturandi possono essersi trovati di fronte alla richiesta di sviluppare un progetto.

Secondo il parere ancora caldo di qualche studente, la tipologia di prova più agevole, quella che va più incontro allo stato d'animo e alla preparazione dei ragazzi, è la prova a risposta chiusa. Con una percentuale di probabilità di barrare la risposta esatta, magari con l'aiuto della dea bendata e qualche concetto chiave che riaffiora alla mente al momento giusto, secondo i maturandi la risposta multipla, il vero e proprio quiz, è l'esame più indicato per racchiudere per cinque materie curriculari.

Sui social network, gli hashtag #terzaprova hanno contrassegnato, anche quest'anno, scommesse e timori condivisi, ma diversi da percorso a percorso, e hanno quindi animato un

recinto molto più stretto e diversificato di quello che accadeva con la prima e la seconda prova (uguale per tutti gli istituti nel primo caso; bandita dal ministero per ogni tipologia di istituto superiore nel secondo).

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