La Meloni resta fuori ma scrive a SuperMario. "Ecco le sei proposte"

La leader Fdi: "Non ci mescoleremo a Pd e 5S". E giura: "Noi leali, daremo un contributo"

La Meloni resta fuori ma scrive a SuperMario. "Ecco le sei proposte"

La pressione «ambientale» su Fratelli d'Italia resta forte. Le critiche per il «no» all'esecutivo di Mario Draghi continuano ad arrivare da più fronti. Sale anche la temperatura nel fronte sovranista per le scelte europee, visto che nell'Europarlamento oggi la Lega potrebbe smarcarsi e votare a favore del Recovery Plan mentre il partito di Giorgia Meloni terrà duro sulla formula dell'astensione.

Chi offre una buona fotografia della scelta compiuta dalla leader di FdI è Gianfranco Rotondi, presidente della Dc e vicecapogruppo di Forza Italia. «Giorgia Meloni acquista una rendita di posizione. Scommette sul governo Draghi, alla rovescia: pensa che fallirà, e lei andrà in orbita. Ma è una scommessa, appunto. Se Draghi avrà successo, Giorgia pagherà pegno e lo sa. Coraggiosa». Di certo, come ribadisce Renato Mannheimer all'AdnKronos, Fratelli d'Italia dovrà fare i conti con un premier il cui gradimento si aggira attorno al 70% e che ha un appeal forte anche nell'elettorato di Fdi.

Dentro il partito un certo trattamento mediatico non è passato inosservato. «C'è stata una manovra di accerchiamento aggressiva nei confronti di Fdi, probabilmente stimolata dal pensiero unico dilagante che si è creato intorno a Draghi. Qualcuno è stato sobillato letteralmente, quando si vedono appelli a firma plurima è perché qualcuno li ha organizzati» dice Fabio Rampelli a Radio Cusano Campus.

In questo contesto dai territori arrivano notizie positive. In Basilicata in particolare due consiglieri regionali hanno aderito a Fratelli d'Italia. «I consiglieri regionali Quarto e Baldassarre sono due ingressi importanti» dice Giovanni Donzelli. «In tutta Italia in queste ore i telefoni delle nostre sedi stanno squillando continuamente: cittadini semplici, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni che ci chiedono come iscriversi a Fratelli d'Italia».

I toni nei confronti degli alleati, comunque, restano rispettosi e anche i dirigenti di Forza Italia e Lega ribadiscono che le alleanze per le amministrative non sono in discussione. «Rispettiamo la scelta di Lega e Forza Italia di entrare in maggioranza ma riteniamo che sia un bene per il nostro sistema democratico avere una forza di opposizione come quella che andrà a ricoprire Fratelli d'Italia» dice Galeazzo Bignami. «È difficile poter sostenere che la decisione di non far parte della maggioranza sia una scelta di comodo, viste le nomine ministeriali e non solo che ci attendono».

Una linea di «coerenza identitaria» che in prospettiva, potrebbe portare un dividendo importante in termini di consenso. In serata, poi, Fratelli d'Italia rende note le richieste che verranno fatte al presidente del Consiglio incaricato. «Le abbiamo assicurato che Fratelli d'Italia si comporterà da opposizione patriottica e non farà mai mancare il suo contributo a sostegno delle misure utili alla Nazione» dice la Meloni. «Le inviamo sei schede sintetiche che riassumono le misure che Fratelli d'Italia ha già sottoposto all'attenzione del governo uscente ma che forse non sono mai state neppure lette: 1. Implementazione delle linee guida sul Recovery Plan italiano; 2. Proposte per mettere in sicurezza il tessuto produttivo della Nazione, garantire la continuità delle imprese e i posti di lavoro; 3. Misure di contrasto all'epidemia; 4.

Difesa e tutela delle infrastrutture e degli asset strategici nazionali; 5. Contrasto all'immigrazione irregolare; 6. Anomalie riscontrate nella gestione commissariale». Un aspetto quest'ultimo su cui FdI richiede con forza «una celere operazione di trasparenza e chiarezza».

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