Meloni vuole il turbo da F1. "Dobbiamo correre di più"

La presidente del Consiglio torna al Gp di Monza. "La situazione è complessa ma non molleremo"

Meloni vuole il turbo da F1. "Dobbiamo correre di più"
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Rendere omaggio alle eccellenze italiane e anche un po' alla buona sorte. Monza vale più di Cernobbio? Difficile da dire, ma di sicuro la città brianzola ha portato fortuna a Giorgia Meloni. La prima volta che mise piede sul paddock era l'11 settembre 2022, a due settimane dalle elezioni politiche che avrebbero consacrato Fdi primo partito d'Italia. La seconda volta è stata ieri, 3 settembre 2023, ma da presidente del Consiglio.

L'uscita dall'Alfa Romeo Stelvio grigia e subito l'abbraccio dei tifosi. L'esordio da premier al Gran Premio di Monza inizia con i selfie, richiesti soprattutto dai giovani. Pantalone e scarpe nere, camicia azzurra con colletto coreano e occhiali da sole, la Meloni non si sottrae agli scatti.

Due giovani ragazze le raccontano che balleranno sulla pista dell'autodromo sulle note di Va' pensiero. La Meloni accende il sorriso: «Vi guarderò, in bocca al lupo». «Non mollare», le grida uno spettatore. «Non ti preoccupare», gli ribatte. La situazione però non è delle migliori e il capo del governo lo sa benissimo, tanto che poco dopo dichiarerà: «Monza ha portato fortuna l'anno scorso, e ne servirà ancora di più quest'anno di fortuna. La situazione è complessa da maneggiare ma insomma il tempio della velocità diventa per noi anche fonte di ispirazione perché abbiamo bisogno di correre di più per far correre di più questa nazione».

Accompagnata dalla sorella Arianna, da poco nominata responsabile politica della segreteria del partito, la Meloni insieme al presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani fa il suo ingresso al paddock e inizia il giro delle eccellenze del Made in Italy. L'ingresso al box Alfa Romeo, i complimenti per la livrea tricolore dell'auto - in onore della fuoriserie 33 Stradale della casa automobilistica presentata nei giorni scorsi al Museo di Arese - e le foto a bordo della macchina del pilota Zhou Guanyudove.

Sempre nei box Alfa Romeo l'incontro con Barbara Berlusconi, che avrebbe manifestato il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Meloni, in particolare sulla riforma costituzionale sul premierato allo studio dell'esecutivo. «Sarebbe veramente una svolta epocale per il Paese. Mio padre soffriva moltissimo dei pochi poteri del premier e ne abbiamo parlato spesso assieme, ho amici in molti paesi del mondo che mi dicono che nelle loro nazioni lei è stimata e ritenuta molto credibile. Io stessa quando ho viaggiato quest'estate ho sentito solo complimenti», ha dichiarato la figlia dello storico leader di Forza Italia.

Il presidente del Consiglio si reca al box della Ferrari, poi al blindatissimo centro hospitality della Formula 1 incontra l'attore romano Carlo Verdone, il vice presidente esecutivo di Pirelli Marco Tronchetti Provera e si intrattiene con Flavio Briatore per una breve chiacchierata sul balcone. Arriva il momento dell'esibizione delle Frecce tricolori, accompagnata dall'applauso del premier.

Che poi, prima di lasciare Monza, sfila sotto il podio per ascoltare e assistere all'esecuzione dell'Inno di Mameli, suonato dalla Banda della Polizia di Stato e cantato da «Il Volo» davanti a oltre 100mila spettatori.

Sui social, dopo la fine della gara, il premier scriverà: «Il Gran Premio di Monza è una grande eccellenza italiana che continua a regalare alla nostra Nazione e al mondo intero emozioni uniche e sfide mozzafiato».

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