La collaborazione offerta più volte al governo non deve essere intesa in alcun modo come una mossa per entrare nella maggioranza ma solo responsabilità per aiutare l’Italia a superare la crisi. È nel corso di una videoconferenza tenuta oggi con i responsabili dei Seniores FI che Silvio Berlusconi ha ribadito la posizione degli azzurri sgombrando, così, ogni dubbio sulle prossime mosse del partito. "Siamo e restiamo un'opposizione responsabile, che non può e non vuole risolvere i problemi e le contraddizioni della maggioranza", è stata la premessa fatta dall’ex premier che ha ammesso di non comprendere "chi parla di un nostro cambiamento di linea, perché non siamo disponibili a votare perché l'Italia approvi una riforma del Mes che non ci convince".
Allo stesso tempo Berlusconi ha rivendicato il dna di "un'opposizione convintamente europeista" ed ha ricordato che FI è parte del Ppe, "la maggiore famiglia politica europea". E il Ppe, ha rimarcato il Cavaliere, "non ha dato alcuna indicazione ai partiti membri sul Mes, che d'altronde è un accordo fra gli Stati” e non “una decisione politica europea".
Il leader azzurro non ha risparmiato critiche all’accordo che, a suo giudizio, "penalizza l'Italia ma soprattutto penalizza lo spirito europeo nel quale crediamo”. Per questo motivo Berlusconi ha annunciato la linea dura di Fi per dire no a questo Mes "proprio da europeisti, in nome dell'Europa" in quanto così com'è questo strumento "non è controllato dal Parlamento Europeo e neppure dalla Commissione: è un meccanismo tecnocratico svincolato da ogni controllo, ma congegnato in modo tale da assicurare ad altri Paesi, e non all'Italia, un sostanziale diritto di veto sugli impieghi".
Su questo delicato tema Berlusconi vede delle precise responsabilità dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Il Cavaliere ha spiegato che "un governo autorevole avrebbe trattato in Europa in modo da modificarlo, da farne un vero Fondo Monetario europeo, a condizioni uguali per tutti". Il leader azzurro ha sottolineato che queste proposte le ha chieste lui stesso un anno fa, prima dello scoppio della pandemia. Eppure "in un anno non è cambiato nulla", ha osservato ancora Berlusconi.
Quest’ultimo, in considerazioni di tutto ciò, ha chiesto il perché "dovrebbe cambiare la nostra posizione?". "Noi - ha puntualizzato il leader FI - non ci facciamo dettare le nostre scelte né dagli alleati, né dagli avversari, solo dalla nostra coscienza e dalla nostra coerenza". Una coerenza che, secondo Berlusconi, spinge a sostenere che l'Italia "debba utilizzare le risorse messe a disposizione dall'Europa con il Mes sanitario, che è una cosa completamente diversa, uno strumento creato apposta, anche con il nostro contributo e il mio personale intervento in Europa, per fronteggiare la pandemia".
Per Berlusconi quello che oggi è indispensabile è un accordo complessivo sull'utilizzo delle risorse del Recovery Fund.
Ma il leader azzurro teme che le contraddizioni che stanno scuotendo la maggioranza, e che magari potrebebro portare ad una crisi di governo, possano "farci arrivare impreparati e mettono addirittura in pericolo queste risorse vitali per il futuro del Paese”. Berlusconi ha, infine, ribadito ancora una volta che Forza Italia "anche in questa fase drammatica non viene meno alla sua identità, alla sua storia, ai suoi valori".
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