"In sintesi l'Italia di Conte ha firmato senza autorizzazione del Parlamento sovrano, un trattato che serve alla Germania impegnando l’Italia a versare 125 miliardi che non potrà mai avere indietro. Questo si chiama alto tradimento agli interessi nazionali. In tempo di guerra era punito con la fucilazione alle spalle". Si chiude così un post su Facebook di Simone Angelosante, consigliere regionale in Abruzo della Lega, facendo alzare un polverone. L'esponente del Carroccio (ex Alleanza Nazionale) è anche sindaco di Ovindoli, un piccolo comune di mille anime in provincia dell'Aquila. Angelosante ha così sbottato commentando il Mes, il controverso Meccanismo di stabilità europea.
"Il Mes o fondo salva stati, è uno strumento che serve a salvare le Nazioni che rischiano il fallimento. Il problema è che per ottenerlo, queste Nazioni devono aver rispettato i parametri economici europei. In sintesi in caso di fallimento, l’Italia non potrebbe accedere al Mes perché ha un debito pubblico elevato e fuori dai citati parametri, mentre ad esempio la Germania ne può fare uso per salvare le sue banche che sono in difficoltà manifesta". Un affondo terminato con quelle parole choc sulla "fucilazione alle spalle".
Il primo cittadino ha rincarato la dose nella discussione sottostante il suo post: "Perché l'antieuropeismo è eresia? Oppure è un'offesa al pensiero unico globalista" e "Fino a quando il popolo con il populismo non impicca i banchieri…è già successo...".
In seguito, sono arrivare le scuse del consigliere e la presa di posizione della Lega Abruzzo, per bocca del deputato Luigi D'Eramo: "Prendiamo nettamente le distanze dalle frasi pubblicate sul proprio profilo Facebook dal consigliere regionale Simone Angelosante. Pur confermando i giudizi negativi già espressi in sede parlamentare sul Mes, la Lega non ritiene quelle affermazioni consone a un dibattito che, se pur aspro, deve sempre essere confinato nell’alveo della civiltà e del rispetto".
Questo, invece, il messaggio si scuse di Simone Angelosante: "Non ho detto che bisogna impiccare i banchieri, né fucilare Conte, ho solo riportato dati storici i nell'ambito di una discussione su Facebook con trecento interventi.
Comunque, chiedo scusa perché possono essere termini che urtano la sensibilità della gente".Quest'estate, il sindaco Angelosante è stato protagonista di un diverbio con il cantante Roberto Vecchioni, colpevole di aver cantanto "Bella ciao" nella sua cittadina.
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