"Mi hai donato le cose più belle che ho". Fedez si scusa con Chiara, lei lo snobba

Il rapper dopo il dissing con Tony Effe lancia un brano dedicato all'ex moglie, tra tentativi di suicidio e nostalgia

"Mi hai donato le cose più belle che ho". Fedez si scusa con Chiara, lei lo snobba
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«E io mi chiedo ancora se c'è un lieto fine a una favola infelice e storta». Inarrestabile Fedez. Si devono ancora depositare le polveri tossiche dello squallido dissing con quell'altra cima del pensiero contemporaneo che risponde al nome, anzi all'iniziale, di Tony Effe ed ecco il rapper di Rozzano esplorare un altro angolo del suo irrefrenabile lato cringe, quello che lo espone continuamente al pubblico ludibrio. Nella notte tra venerdì e ieri Fedez ha «rilasciato» il brano «Allucinazione collettiva», nel quale con evidente sprezzo del patetico chiede in qualche modo scusa all'ex moglie Chiara Ferragni.

Il testo del singolo è un capolavoro di autocompatimento, con frasi come «Di' al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio/ Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio» e «Ho preso le gocce e no pezzi di vetro/ perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto (che cazzo di spreco)». Qua e là compare qualche critica alla bionda influencer, soprattutto appellandosi alle sue frequentazioni («Hai visto i tuoi amici?/ Sono yes man/ Saranno felici senza di me/ Sono parassiti, niente di che/ Io odiavo loro ma amavo te») ma alla fine il brano assomiglia a una dichiarazione di amore: «Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho/ Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più/ Vorrei cancellare tutta questa merda/ Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla/ E anche io di cazzate ne ho fatte un po' troppe/ Abbiamo vinto un concorso di colpe». E poi l'inno finale: «Tu sei la distrazione di massa più bella che io abbia mai visto».

Un capolavoro passivo aggressivo che la Ferragni definisce «una finta canzone romantica, priva di sincerità. Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento». La Ferragni ha anche chiesto di essere lasciata in pace, di essere stremata dopo mesi di battaglie legali e personali con Fedez, di volere difendere i figli e di non volere essere coinvolta in quelle che puzzano di operazioni di marketing.

Già, perché da più parti si avanza il sospetto, che in molti casi viene spacciata anche come certezza, che il dissing con Tony Effe (stucchevole ma in grado di riempire le pagine dei giornali non solo consacrati al gossip) e ora il nuovo brano dedicato alla fine della storia con l'ex moglie non siano altro che trovate per far crescere i numeri dei follower del proprio profilo personale (intento comune anche al meno noto Tony Effe) e soprattutto contribuire al

successo della bevanda «hard selzer» (qualsiasi cosa significhi) Boem, lanciata con il collega Lazza. Fedez la propria privacy e la propria dignità l'ha svenduta già da tempo. Tanto vale che ne ricavi il più possibile, almeno.

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