Michelle contro Donald: "Il presidente sbagliato". Lui: "Torna a sederti"

Lady Obama protagonista della convention Dem. L'attacco al presidente: "Ha creato il caos"

Michelle contro Donald: "Il presidente sbagliato". Lui: "Torna a sederti"

L'ingiunzione di sfratto dalla Casa Bianca a Donald Trump è il collante che tiene unita la variegata compagine democratica. È questo il dato inconfutabile emerso dalle battute iniziali della convention democratica. Una kermesse a distanza che non ha eguali nel passato e che pertanto non è chiaro quanta presa avrà sugli elettori. Altro non è che un susseguirsi di video in gran parte pre-registrati, con un formato noioso e svuotato di ogni passione politica, e che ha decretato una sola star, almeno per ora, ovvero Michelle Obama.

Il suo è stato un discorso potente e toccante, con il quale ha sferrato un attacco senza precedenti per una ex first lady ad un presidente in carica. «Ovunque guardiamo a questa Casa Bianca per cercare leadership, consolazione, qualsiasi parvenza di fermezza, quello che otteniamo è caos, divisioni e una totale carenza di empatia», ha affermato, definendo il tycoon «il presidente sbagliato per il nostro paese», travolto da «una situazione chiaramente più grande di lui». «Se pensate che le cose non possano peggiorare, credetemi, non è vero, a meno che non portiamo un cambiamento con queste elezioni - ha proseguito - Se abbiamo una speranza di porre fine a questo caos, dobbiamo votare per Joe Biden come se le nostre vite dipendessero da questo».

Parole a cui l'attuale inquilino della Casa Bianca non ha tardato a rispondere: «Qualcuno spieghi a Michelle Obama che Donald J. Trump non sarebbe qui, nella bellissima Casa Bianca, se non fosse per il lavoro svolto da suo marito, Barack Obama», ha scritto su Twitter. «Io e la mia amministrazione abbiamo costruito la più grande economia nella storia, di qualsiasi paese, abbiamo salvato milioni di vite ed ora sto costruendo una economia ancora più grande di prima - ha proseguito -. I posti di lavoro abbondano, il Nasdaq è già a un livello record, il resto seguirà». «Torna a sederti e guarda», ha poi tuonato rivolto all'ex first lady, attaccando l'amministrazione Obama-Biden per essere stata «la più corrotta della storia, compreso il fatto di essere stati sorpresi a spiare la mia campagna».

Trump ha criticato pure l'ex governatore repubblicano dell'Ohio John Kasich, che ha parlato alla convention dem esortando gli elettori scontenti del Grand Old Party a votare Biden. «Ha fatto un pessimo lavoro in Ohio, si è candidato alla presidenza» nel 2016 «ed è stato facile da battere, e ora è passato dall'altra parte alla disperata ricerca di attenzione», ha tagliato corto The Donald, definendolo «un altro perdente». Un altro feroce attacco al presidente è arrivato dal senatore progressista Bernie Sanders: «È come Nerone che suonava mentre Roma bruciava. Lui invece gioca a golf durante la pandemia». «Questa elezione è la più importante nella storia moderna degli Usa», ha ammonito, facendo appello all'unità per sconfiggere Trump, «perché è in gioco il futuro della nostra democrazia». All'insegna dell'anti-trumpismo anche l'intervento del governatore di New York Andrew Cuomo, e i video di americani «normali» come Kristin Urquiza, che ha perso il padre per il coronavirus e che ha accusato la malagestione di Trump per la sua morte: «Si fidava di lui e se n'è pentito», ha detto del genitore, che nel 2016 aveva votato per il tycoon.

Il presidente, da parte sua, ieri è volato in Iowa e in Arizona, dove è tornato ad affrontare il tema dell'immigrazione e della sicurezza alle frontiere.

Prima, però, ha annunciato che concederà la grazia postuma a Susan Anthony, attivista che svolse un ruolo cruciale per assicurare il diritto di voto alle donne negli Usa, e fu arrestata per aver votato illegalmente nel 1872. Con la grazia, arrivata in occasione del centesimo anniversario del 19° emendamento (che garantì il voto femminile a livello federale) Trump punta a conquistare il voto «rosa» in vista delle elezioni.

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