Migranti, lite di fuoco tra Conte e Salvini

Il leghista "Governo ha mani sporche di sangue". Il premier: "Inaccettabile". E Salvini: "Morti aumentati. Incapace o complice?"

Migranti, lite di fuoco tra Conte e Salvini

Duro scontro a distanza tra Giuseppe Conte e Matteo Salvini. Tema del contendere è l'emergenza sbarchi e il flusso di migranti. Oggi in piazza San Giovanni a Roma, il leader della Lega ha attaccato il governo accusandolo di avere le mani sporche di sangue. Poco tempo dopo, il premier si è sentito in dovere di ribattere al leader del Carroccio. "Rispetto sempre gli avversari, quando si è sentito male a Salvini ho mandato un sms dicendogli di recuperare subito, gli ho detto che i suoi insulti già mi mancavano. Però che non si dicano stupidaggini, perché su queste cose non si scherza, speculazione politica di basso profilo su questi argomenti non sono accettabili e Salvini fa bene a stare zitto".

E ancora: "Quando abbiamo governato insieme chi si è preoccupato in Italia e in Europa di difendere il buon nome dell'Italia è stato il sottoscritto, quindi su questo non si scherza. Chi ha parlato sempre di politica sull'immigrazione rigorosa, ferma ma orientata al rispetto e alla tutela della persone sono stato io, Salvini da questo orecchio non ci sentiva".

In serata, la lite non è cessata.

Anzi, Salvini ha ribattuto duramente: "Io da ministro in un anno ho quasi azzerato l’immigrazione clandestina, lui in un mese ha riaperto i porti e aumentato gli sbarchi del 300% e purtroppo anche i morti. Incapace o complice?”.

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