Mille presepi regalati a Roma «Difendiamo la tradizione»

Roma Un gesto semplice, come quello di donare alle persone in strada piccoli presepi in cartongesso, per difendere le nostre tradizioni. Nel momento in cui in Italia c'è sempre più la tendenza a negare la nostra identità culturale per non offendere le altre religioni, l'ex ministro Andrea Ronchi e il senatore Francesco Aracri, con un centinaio di militanti delle associazioni Insieme per l'Italia e Imago, ieri hanno cominciato a distribuire per le vie della capitale mille presepi fatti realizzare proprio con l'obiettivo di far riscoprire alla gente i nostri valori. «L'idea - racconta Ronchi - ci è venuta constatando come la tradizione cristiana sia stata messa in un cantone per questo falso buonismo che impone di non esporre i nostri simboli pur di non offendere gli altri, mentre ritengo che sia corretto quanto detto recentemente dal cardinal Ruini: non dobbiamo abbassare i valori della nostra identità». L'iniziativa «Metti un presepe nella tua casa» è stata pensata dopo i noti fatti del preside di Bergamo che ha vietato il presepe a scuola perché a suo dire è una tradizione che può discriminare.Nessun simbolo, né promozione politica, solo il desiderio di valorizzare le radici cristiane. «Che cos'è la politica - si chiede l'ex portavoce di An - se non parte dai principi e dai valori? Pensiamo che il rilancio del centrodestra possa cominciare anche da piccoli gesti come questo. La forte penetrazione dell'Islam non si può combattere soltanto con le sparate sulle moschee, dobbiamo recuperare le nostre tradizioni». Un simbolo forte come il presepe, dunque, per un'iniziativa accolta con entusiasmo e stupore. Racconta l'ex ministro: «Ci hanno chiesto perché lo facevamo, soltanto pochi hanno reagito con disinteresse. Mi sono reso conto che la gente ha bisogno di sapere che certi valori non sono scomparsi». Oggi la distribuzione continua anche davanti alle chiese e lunedì in alcune scuole ed è già allo studio un analogo esperimento per la Pasqua, forse con un'iniziativa a carattere nazionale.

«Visto che qualcuno ha dichiarato guerra al Natale - spiega invece il senatore Aracri - abbiamo pensato di abbinare agli auguri questa consegna e la reazione è stata positiva: evidentemente facendo cose semplici a volte ci si prende». PaTa

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