Definirla casa degli orrori è una riduzione. La Scientifica, entrando nella casa di edilizia popolare di Rosolini (Siracusa) dove ha vissuto la sua breve vita Evan, strappato al mondo a 21 mesi da chi avrebbe dovuto amarlo, ha rinvenuto tracce che sarebbero ematiche sul cuscino della culla. Per gli inquirenti che indagano sulla sua morte avvenuta sotto i colpi dell'ultima raffica di botte da parte di Salvatore Blanco, il compagno 32enne della mamma, Letizia Spatola, 23 anni, che non ha mosso un dito per impedirlo, Evan veniva picchiato da tempo.
Non è normale che un bambino abbia una volta la clavicola rotta, un'altra segni sul corpicino che si è scoperto venivano inferti con un cavo Usb, un'altra gli occhi neri, lividi ed ecchimosi, femore fratturato. No non è normale, eppure c'è voluto un po' prima che qualcuno segnalasse il caso ai carabinieri. I medici dell'ospedale di Noto (Siracusa) mandarono il referto ai carabinieri di Rosolini soltanto il 6 luglio dopo l'arrivo del piccolo al pronto soccorso con la clavicola sinistra fratturata. Si aprì un'indagine e la madre fu indagata per maltrattamenti, ma il piccolo rimase con lei. E prima c'erano stati ben altri 2 accessi al pronto soccorso: il 27 maggio per frattura scomposta del femore destro con tumefazioni dell'anca e del ginocchio destro e poi il 12 giugno per una ferita infetta.
Il padre di Evan, Stefano Lo Piccolo, che vive a Genova, presentò un esposto dopo aver ricevuto foto allarmanti da parte di sua madre, la nonna paterna del bimbo, che non credeva alle tante storie sulle cadute di Evan. È iperattivo, cade sempre. L'esposto presentato il 6 agosto è stato recapitato soltanto dopo il decesso del piccolo ai magistrati di Siracusa, e in questa storia impiastricciata di lungaggini e chissà se omissioni ci sono pure le sollecitazioni della procura dei Minori di Catania agli assistenti sociali di Rosolini dopo che mamma Letizia sferrò una coltellata a papà Stefano, ma pare ne venne fuori un report che non destò allarme.
Insomma, forse i presupposti c'erano tutti per impedire un omicidio, su cui peraltro non c'è ravvedimento: la madre dice di essere stata manipolata dal compagno e sostiene di non avere assistito alle violenze. Eppure quanta apparente lucidità nelle giustificazioni sui segni di violenza. Addirittura la mamma almeno in un'occasione lasciò Evan solo in pronto soccorso. È normale? Non salta alla mente di qualcuno che la questione vada approfondita? Non è stato fatto. Almeno non subito.
Il piccolo Evan è morto il 17 agosto sull'ambulanza del 118 che lo accompagnava all'ospedale Maggiore di Modica dove i medici, vedendo ecchimosi in testa, sul collo e sul torace non hanno perso tempo ad allertare la polizia che già di sera aveva effettuato i 2 arresti. L'autopsia ha svelato gli orrori subiti nella sua piccola vita strappata via da un trauma cranico che gli ha causato una forte emorragia.
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