A festeggiare il 1° Maggio 300mila nuovi lavoratori

"Rispetto ad aprile 2023, a febbraio 2024 il numero degli occupati in Italia è cresciuto di 292mila unità"

A festeggiare il 1° Maggio 300mila nuovi lavoratori
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«Rispetto ad aprile 2023, a febbraio 2024 il numero degli occupati in Italia è cresciuto di 292mila unità; pertanto, quest'anno festeggiano il primo maggio quasi 300mila lavoratori in più dell'anno scorso». L'Ufficio studi della Cgia di Mestre, sulla base dell'ultimo dato provvisorio Istat, ha ricordato alla vigilia della festa dei lavoratori che la platea degli occupati si avvicina ormai a quota 23,8 milioni di unità. A dare lavoro, osservano gli artigiani mestrini, sono soprattutto le piccole imprese, quelle con meno di 20 addetti e che rappresentano il 98% del tessuto imprenditoriale del Paese. Al netto del pubblico impiego, in queste piccole realtà aziendali trova lavoro il 60% circa degli occupati italiani.

La Cgia ha evidenziato anche il record storico di occupati nel 2023. I dati definitivi Istat indicavano allo scorso dicembre 23,6 milioni di unità, 471mila in più rispetto al periodo pre-Covid, di cui 213mila hanno interessato il Mezzogiorno che è stata la ripartizione geografica che ha registrato l'incremento percentuale più elevato del Paese (+3,5%). Le previsioni, inoltre, stimano un ulteriore incremento degli occupati a circa 24 milioni di addetti entro il 2025. L'84% dei dipendenti, infine, ha un contratto a tempo indeterminato.

«I dati sull'occupazione registrano nel loro insieme una crescita significativa. Il trend positivo riguarda larga parte d'Europa, Italia in testa, e questo è motivo di grande soddisfazione per tutti noi e, particolarmente, per il mondo del lavoro», ha commentato ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aggiungendo che «è una buona notizia che siano aumentati i posti di lavoro, e anche i contratti a tempo indeterminato; lo è anche la crescita del lavoro femminile». Secondo il capo dello Stato, «abbiamo tanta strada da fare e disponiamo delle risorse morali e materiali per preparare il futuro senza cedere alla paura o alla sfiducia».

Le buone notizie non sono terminate. Ieri i dati Istat hanno evidenziato che l'Italia nel primo trimestre 2024 ha registrato una crescita dello 0,3% sui tre mesi precedenti e dello 0,6% su base annua (+0,1% sul trimestre e +0,3% su anno le stime degli analisti). La crescita acquisita, quella che si registrerebbe con variazione nulla negli altri tre trimestri, sale allo 0,5% per il 2024, un valore molto vicino al +1% previsto dal governo nel Documento di economia e finanza. Lo sviluppo è stato sostenuto dalla ripresa dei servizi e dal turismo, mentre a livello di componenti del Pil hanno registrato variazioni positive anche le esportazioni nette e gli investimenti pubblici trainati dagli aiuti europei attraverso il Pnrr. I consumi, invece, non hanno brillatoi ma Confesercenti è rimasta ottimista prevedendo che potrebbero quest'anno registrare un aumento pari a quello atteso per il Pil (+1%) grazie al recupero di potere d'acquisto delle famiglie, determinato dalla flessione dei prezzi al consumo.

L'inflazione in Italia ha, infatti, continuato ad arretrare anche ad aprile a +0,9% da +1,2% di marzo, su ritmi inferiori alla media dell'area euro che è rimasta invariata al 2,4 per cento. Un dato che ha frenato le Borse, convinte che quest'andamento stagnante potrebbe rinviare ulteriormente il tanto atteso taglio dei tassi.

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