Aleksei Navalny, fra i più noti oppositori di Putin, si è presentato per un'udienza, in video, da una stanzetta della colonia penale numero 6 dove è detenuto, senza l'assistenza di un avvocato. Tre dei suoi legali sono stati arrestati Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin, e altri due hanno lasciato il Paese. Durante la sua deposizione, mentre denunciava le autorità russe, il suono si è interrotto e in seguito l'intero video è andato perso.
Navalny (nella foto) è stato informato dell'arresto di tre dei suoi avvocati solo lunedì da giornalisti. Un quarto, Alexander Fedulov, ha lasciato il Paese, e neanche una quinta, Olga Mikhailova era in Russia quando l'altro giorno il suo studio è stato perquisito e contro di lei è stato spiccato un mandato d'arresto.
«Non capisco cosa stia accadendo. Non ho un avvocato. Non ce ne è neanche uno. Nessuno è autorizzato a visitarmi. Sono isolato e tagliato fuori dal mondo» ha denunciato il dissidente, denunciando di non aver avuto neanche il permesso per tenere una radiolina. Le autorità hanno spiegato l'interruzione dello stream della deposizione di Navalny con un black out che ha segnato tutta la regione di Melekhovo, in cui si trova la regione.
Uno dei diversi casi in udienza è la querela delle autorità carcerarie contro Navalny, per il costo sostenuto dai secondini per la benzina per arrivare al tribunale, un altro è quella presentata dal detenuto per denunciare i maltrattamenti subiti, fra cui quello i non poter fare ginnastica quotidianamente.
Quando Fedulov non è apparso, Navalny ha
chiesto al giudice Dmitry Samoilov di cercare su Google notizie su di lui, per capire dove fosse. «Considerato che gli arrestano a destra e a manca, penso che nessuno si avvicinerà a me» ha denunciato l'oppositore a Putin.
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