Altro che canzoni, film e serie tv: dal 1° agosto gli americani potranno scaricare ben altro da internet, e per la precisione armi da fuoco. Non è una novità assoluta perché l'idea risale al 2013, quando la Defense Distributed di Cody Wilson iniziò a pubblicare online le istruzioni, ma allora il Dipartimento di Stato - alla Casa Bianca c'era Obama - si oppose adducendo una violazione del Regolamento internazionale sul traffico di armi (Itar). Ne è scaturita una battaglia legale: a maggio del 2015 Wilson ha fatto causa rivendicando la libertà di espressione tutelata dal Primo e dal Secondo Emendamento, e a giugno - all'esito di un patteggiamento - il giudice distrettuale di Austin Robert Pitman gli ha dato ragione. Tra un paio di giorni potranno quindi ricominciare i downloads che erano stati centinaia di migliaia prima che intervenisse il divieto.
In punta di diritto due erano i principi in conflitto tra loro: da un lato la necessità di controllare la produzione e l'utilizzo delle armi, dall'altro la tutela del libero scambio di informazioni in Rete. Per il momento, probabilmente anche grazie al diverso orientamento dell'amministrazione Trump, ha prevalso quest'ultimo e adesso il governo Usa consentirà di esentare «i dati tecnici oggetto dell'azione» dalle restrizioni legali. Anche perché nella sentenza viene sottolineato come queste armi non siano da considerarsi «intrinsecamente militari».
Ma di cosa stiamo parlando, esattamente? La pistola »scaricabile» è fatta di plastica Abs, simile a quella utilizzata per i mattoncini della Lego, ad eccezione di due piccoli pezzi di metallo di cui uno è il percussore. Sarà possibile dare forma ai componenti grazie a una stampante tridimensionale (per ora non sono economicissime, alcune arrivano a costare alcune migliaia di dollari), assemblarli e poi utilizzare l'arma senza bisogno di possedere una licenza. Quel che non si potrà fare invece è venderla. I files disponibili sul sito della Defense Distributed saranno in formato .sldprt e .stp e potranno essere aperti con il software meccanico 3D SolidWorks.
«Questa vittoria legale inaugura formalmente l'era delle armi scaricabili» - ha commentato trionfalmente Wilson, il cui macro-progetto è quello di realizzare la banca dati Defcad: un catalogo online di armi, praticamente un Napster delle pistole da cui ciascuno potrebbe pescare il modello che più gli aggrada.
Soddisafatte anche le associazioni che si battono per liberalizzare il possesso delle armi da fuoco private, mentre protesta chi da sempre invoca leggi più severe. Secondo Avery Gardiner, presidentessa del Brady Campaign and Center, «tutti in America dovrebbero essere terrorizzati pensando che questi tutorials potrebbero essere sfruttati anche dai terroristi», mentre il senatore democratico Chuck Schumer si è detto preoccupato del fatto che grazie alle stampanti 3D sarà possibile assemblare anche l'AR-15, un fucile semiautomatico utilizzato in diverse sparatorie di massa negli Stati Uniti anche nelle scuole.
Schumer ha annunciato di voler presentare un disegno di legge per regolamentare quelle che definisce «pistole fantasma» (perché non avendo numeri seriali non possono essere rintracciate, possono essere facilmente smontate e inoltre non
vengono rilevate dai metal detector) entro una settimana. Ma anche se manterrà la promessa l'iter sarà lungo, e nel frattempo, fra sole 48 ore, chiunque vorrà potrà costruirsi una pistola «fai da te» direttamente a casa sua.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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