"Bisognerà recidere i rami secchi"' diceva baldanzoso Matteo Orfini il 20 giugno scorso. Il commissario del Pd romano si riferiva ai circoli infiltrati dalla malavita che lo scandalo di "Mafia Capitale" aveva fatto venire a galla. Dopo l'inchiesta che ha sconvolto L'Urbe, ci sono state grida di scandalo, mea culpa (pochi) dei dirigenti Pd e infine quel commissario che Matteo Renzi ha inviato sul territorio per dare il via ad una (falsa) rivoluzione.
C'era bisogno di ripulirsi la faccia. E così Orfini ha affidato all'ex ministro Fabrizio Barca il compito di stilare una mappa delle sezioni del Pd allo scopo di scoprire quelle impresentabili. E sono tante. Troppe. Conclusa la ricerca, sempre il 20 giugno, Orfini disse quindi che "entro una settimana i circoli più pericolosi o cattivi verranno chiusi o commissariati".
Ebbene, di settimane da allora ne sono passate circa 8 e della tanto sventolata verginità ritrovata non se ne vede nemmeno l'ombra. Dopo qualche tempo, il Pd ha capito che chiudere un circolo non è esattamente come scattare un selfie o scrivere un tweet. Ha rimandato il tutto ad agosto. Poi ancora a fine settembre. Lasciando tutto in un limbo.
Se un partito che a quanto pare è così radicato nella malavita romana deve abbassare le saracinesche di 27 dei sui tentacoli, le resistenze sono enormi. E lo si è visto. Che il Pd non controlli più se stesso è evidente. Non c'è molto altro da aggiungere. Nella gestione della (brutta) vicenda di Mafia Capitale Renzi è nel pallone, così come lo è Orfini.
Ieri infatti, intervenendo a Presadiretta, il presidente del Partito Democratico ha balbettato ancora. Incalzato sulla questione, ha detto che "come annunciato, noi quei circoli li chiudiamo o li commissariamo". Poi il dietrofront: non tutti conosceranno la serrata, in alcuni casi si proverà a sconfiggere i potentati locali definiti "potere per potere" cambiandone semplicemente la classe dirigente. "Qual è la differenza, - ha spiegato - che magari tu hai un circolo in un quartiere dove ha senso rimanere, ma è un circolo cattivo, cosiddetto 'potere per il poterè come l'ha definito Barca, non è che chiudi quel circolo, cambi il gruppo dirigente di quel circolo e ce ne metti uno nuovo. In altri casi li chiudiamo proprio.
Noi abbiamo fatto un cronoporgramma per cui l'ultimo weekend di settembre - ha concluso - abbiamo il seminario finale in cui presentiamo il lavoro".Un cronoprogramma così serrato che è stato già rinviato di 2 mesi. Come se il Pd non avesse alcuna fretta di ripulirsi dalle macchie di Mafia Capitale.
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