Nell'Italia dei furbi la Finanza multa il salumiere La sua colpa? Regalare un panino a un disabile

Nell'Italia dei furbi la Finanza multa il salumiere La sua colpa? Regalare un panino a un disabile

C'è molto italico folklore nella storia del salumiere napoletano che regala un panino a un disabile affamato e viene multato dalla Finanza perché non ha emesso lo scontrino. Detto che la legge è la legge e che l'eccesso di zelo è questione di punti di vista, è più facile fregare un bonaccione piuttosto che un furbetto. Soprattutto se questo vive in zone ad alta densità di punti di vista.

L'amara vicenda dei tre implacabili finanzieri e del salumiere mazziato risale a ieri mattina e - malgrado la multa di 200 euro - Salvatore Picardi, 30 anni, ha promesso che continuerà a offire farinacei all'amico Gigi. «Sono allibito - riferisce -. In tre sono venuti qui per controllare mentre gli davo un panino al salame. Sono stato punito per un gesto fatto col cuore. E che c'è di male? Mica sono un evasore io. Gigi andrebbe aiutato, non ci sta molto con la testa...». Ex caporale dell'Esercito, a Salvatore - fidanzato con matrimonio in vista - gli cascano le braccia. «Questa qui non è l'Italia a cui ho giurato fedeltà. Per quanto mi riguarda continuerò a regalare panini a Gigi senza emettere scontrino, io questa la chiamo solidarietà». Per 5 anni Salvatore ha gestito una salumeria con surgelati a Cercola, nel Vesuviano. «Poi – dice – le tasse erano insostenibili e così ho deciso di ridimensionare l'attività. Ho aperto questo negozietto nel centro di Marigliano e sono contento». Il giovane salumiere – nato a Napoli ma residente nella vicina Brusciano – assicura che andrà dall'avvocato. «Quand'ero nell'Esercito un generale mi disse che la legge deve essere sempre rispettata, ma chi la fa rispettare deve avere un minimo di cuore». Naturalmente l'episodio ha creato indignazione.

Il leghista Calderoli fa sapere di vergognarsi di appartenere a un Paese «dove nessuno si dimette per i giochini fatti sulle banche popolari e se la prende con chi fa beneficenza e viene punito per avere aiutato un bisognoso». L'impressione è che la prossima volta il terzetto delle Fiamme gialle tratterà diversamente il signor Antonio. Senza, per questo, chiudere gli occhi.

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