“Sembra che nella mia vita non abbia fatto altro che difendere i vitalizi”. A dirlo, con un’intervista a Libero, è Gerardo Bianco, 84 anni, con un passato da deputato democristiano dal 1968 al 2008, anni cui è stato anche ministro e vicepresidente della Camera. Attualmente, però, è il presidente dell’Associazione nazionale ex parlamentari e come tale si occupa principalmente della difesa dei diritti acquisiti, i vitalizi appunto.
“Sono favorevole ad alzare i livelli di prelievo di solidarietà ai vitalizi ma è fondamentale il rigoroso rispetto dello stato di diritto. La competenza è del Parlamento”, spiega Bianco che invita il presidente dell’Inps a non intervenire sul tema e il governo ad aumentare la pressione fiscale “ma non accetto l’espropriazione”.
“Una gran parte degli ex deputati della Prima Repubblica, quasi tutti ottantenni, si sono dedicati anima e corpo alla politica e vivono solo di questo vitalizio. Se venisse cancellato potrebbero vivere solo grazie a una legge Bacchelli”. Bianco, inoltre, ritiene giusto che gli ex parlamentari cui hanno sospeso il vitalizio facciano ricorso anche perché esistono delle sentenze della Corte di Strasburgo che ribadiscono il principio dei diritti acquisiti. Diritti che, con la legge Fornero, sono stati calpestati per le persone comuni ed è per questo che l’ex deputato diccì chiede che venga rafforzato il prelievo di solidarietà ma non accetta “il discredito di una classe politica che secondo alcuni avrebbe solo speculato per se stessa”.
Bianco difende l’istituto del vitalizio e minimizza i casi degli ex deputati che lo percepiscono avendo fatto solo un giorno di legislatura. “Trasformare una classe dirigente, che nel bene e nel male ha costruito la democrazia, in papponi offende profondamente”, conclude l’ex diccì.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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