No, il modulo sui tartufi no... Qualcuno ci salvi dalle scartoffie

Ma quale semplificazione.... c'è un cavillo persino sul tartufo

No, il modulo sui tartufi no... Qualcuno ci salvi dalle scartoffie

Moriremo di indigestione burocratica. Non certo di tartufi. Alla faccia della semplificazione il governo continua a grattugiare ostacoli e complicazioni sul cammino dei cittadini. Specialmente quando c'è la possibilità di far inciampare gli italiani in una selva di trabocchetti e multe. Semplificazione è una parola magica, un abracadabra per abbindolare elettori. C'è persino un ministero, quello di Marianna Madia, che si occupa di semplificare i bizantinismi della macchina pubblica. I risultati? Non pervenuti.

Basta farsi un giretto tra la modulistica della Pa per sprofondare nelle sabbie mobili. Si passa dall'incomprensibile al comico per poi sprofondare nel tragico. La letteratura burocratica è un'antologia sterminata di deliri. La cartella clinica di uno Stato malato. Folle e - è il caso di dirlo - tartufesco. Prendiamo il modulo per la dichiarazione Iva del 2015. Un agile modello di quindici pagine. Il quadro VJ si occupa della «determinazione dell'imposta relativa a particolari tipologie di operazioni».

Particolarissime, osiamo dire. Perché l'articolo VJ12 è un piccolo capolavoro. La foto grandangolare di un Paese bipolare: di fronte a macroscopiche falle il legislatore si occupa di problemi invisibili. È come se nel giorno in cui ci si scoperchia il tetto della casa, noi ci preoccupassimo di rammendare un calzino. L'articolo recita: «Acquisti di tartufi da rivenditori dilettanti ed occasionali, non muniti di partita Iva». Panico ad Alba. Avete capito bene? Dilettanti ed occasionali. Se andate per tartufi due volte alla settimana, fatevi delle domande.

Perché non si capisce più se rientrate nella categoria. Per sicurezza vi conviene imbucare una domanda in carta bollata al ministero. Ma dove vuole andare un Paese che si perde in questa giungla di burocrazia? Neppure per tartufi, vista la complicazione. Solo alla malora.

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