Una strana coincidenza o sotto c'è qualcosa di architettato? Sembrerà strano, ma evidentemente il liceo classico Imbriani di Pomigliano d'Arco - nel Napoletano - pare sfornare continuamente dei veri e propri talenti. Da quella stessa scuola superiore proviene Luigi Di Maio, che può vantare un riconoscimento personale notevole: a 27 anni è diventato il più giovane vicepresidente della Camera di tutta la storia repubblicana. Fino a pochi mesi fa era il capo politico del Movimento 5 Stelle, da sempre contrario al fatto di assumere parenti e amici. Ma cosa penseranno ora gli stessi grillini?
La situazione che emerge da un'inchiesta portata avanti da Roberta Rei è chiara: diverse persone che hanno studiato presso il liceo in questione ora svolgono ruoli istituzionali importanti. E molti, che sarebbero ex compagni del ministro degli Esteri, hanno fatto davvero grandi carriere pubbliche. Un esempio? Dario De Falco, che nel corso delle manifestazioni studentesche marciava al fianco dell'ex capo politico del M5S, ora è il capo della segreteria della Farnesina. Ma c'è chi non ha studiato a Pomigliano e ora se ne rammarica: "Qua abbiamo sbagliato tutti liceo: dovevamo andare a Pomigliano!".
"Fatto fuori dal M5S"
La giornalista de Le Iene ha contattato Aniello Nazaria, detto Nello: "Noi battevamo tanto sul fatto di non assumere parenti e amici, fidanzati, mariti, e invece lo abbiamo fatto anche noi e peggio pure". L'attivista pentastellato ora è amareggiato: racconta che alle Politiche del 2018 era stato scelto per la Camera dei Deputati, ma qualcosa è andato storto: "Tutti mi hanno detto che secondo la legge e i calcoli ero stato eletto, ma loro dicono di no". Effettivamente, come si evince dallo speciale elezioni del sito La Repubblica, l'uomo risulta eletto. È mai andato in Parlamento? La risposta è negativa, e non perché sia un assenteista. Piuttosto che applicare l'articolo 84 della legge elettorale per l'assegnazione dei seggi avanzati in altre circoscrizioni, sarebbero stati applicati altri articoli e criteri con il benestare del Movimento.
Tra i candidati che sarebbero stati favori al suo posto figurerebbe Lucia Azzolina, l'attuale ministro dell'Istruzione finito al centro dell'ennesima bufera: "Dal Movimento risposte, chiarimenti, umanità e solidarietà zero". Nello non si abbatte e perciò ci riprova in occasione delle Europee, ricevendo 925 voti dagli iscritti sulla piattaforma Rousseau e classificandosi come primo in Campania: "Mi sono preparato per le elezioni, ho fatto anche la fotografia ufficiale ma il giorno prima vengo escluso con una email, mandata dallo staff che non si sa chi sia". Nella mail gli viene contestata una sorta di incoerenza sulla candidatura: lui chiede immediatamente spiegazioni, che però non sarebbero mai arrivate. "Nessuna risposta, sono stato fatto fuori senza nemmeno una spiegazione", ha aggiunto.
Gli incarichi agli amici di Di Maio
A dare parere negativo sulla sua candidatura sarebbe stato lo stesso Di Maio. Mai una chiamata, mai un chiarimento: "Il più votato della sua regione viene escluso da lui senza alcun motivo? Questi hanno massacrato anche la democrazia diretta!". Al suo posto, come primo dei non eletti, entra una persona ben precisa: Luigi Napolitano, un altro degli amici di studio dai tempi dell'università. "Non voglio pensare a questo ma mi chiedo perché le cose strane succedano tutte a me. Vengono assunte persone di Pomigliano in consigli di amministrazione un po' ovunque, dappertutto", riflette Aniello.
La lista degli ex compagni di liceo di Di Maio è lunga: Pasquale De Falco, dopo aver ricoperto l'incarico di rappresentante del collegio sindacale dell’Asl di Salerno (scelto dall'ex ministro Giulia Grillo), sarebbe entrato come sindaco nel collegio sindacale di Fincantieri. Il candidato governatore del Movimento 5 Stelle in Campania è Valeria Ciarambino: anche lei ha studiato al liceo classico Imbriani, ma alcuni attivisti sono furiosi perché il marito sarebbe stato assunto al Parlamento europeo da Chiara Gemma (la capolista voluta da Di Maio).
Infine Le Iene parlano anche di Carmine America, che pochi giorni fa sarebbe entrato nel Cda del colosso industriale Leonardo per altri 80mila euro annui di compenso. Nel corso del primo governo Conte sarebbe stato portato al Ministero dello Sviluppo economico con un incarico da 70mila euro; successivamente agli Esteri con uno stipendio da 80mila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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