"Non possiamo far vincere il centrosinistra": il centrodestra a Verona si compatta su Sboarina

Per il ballottaggio di Verona, il centrodestra si riunisce per sostenere Federico Sboarina contro Damiano Tommasi, come da indicazioni di Silvio Berlusconi

"Non possiamo far vincere il centrosinistra": il centrodestra a Verona si compatta su Sboarina

A Verona il centrodestra è pronto a ricompattarsi per sostenere Federico Sboarina al ballottaggio contro Damiano Tommasi e conquistare così la guida della città. "Non possiamo certo far vincere il centrosinistra, Fi non può dare il suo appoggio a Tommasi, su questo non c'è ombra di dubbio", assicura all'Adnkronos Michele Zuin, coordinatore regionale azzurro in Veneto. La forza della coalizione è stata dimostrata in altre città dove il centrodestra unito ha vinto al primo turno, come L'Aquila, Genova e Palermo. E come da indicazione precisa di Silvio Berlusconi, a Verona è ora tempo di ricompattare la coalizione per superare lo scoglio del ballottaggio.

"Al termine dell'ultimo vertice con Salvini e Meloni, il presidente Berlusconi aveva dato precise indicazioni: tenere una sorta di primarie al primo turno in quelle città dove non si era trovata un'intesa nel centrodestra, ma poi negli eventuali ballottaggi bisognava ricomporre la coalizione e ritrovare l'unità. Per cui l'intenzione di Forza Italia è quella di appoggiare al ballottaggio Sboarina", ha detto l'assessore al Bilancio per le partecipate del Comune di Venezia.

In effetti, Silvio Berlusconi era stato molto chiaro della sua indicazione: "Abbiamo trovato l'accordo per 21 città, mentre su 5 non è stato raggiunto per pure contrapposizioni locali, della serie persona contro persona, ma siamo sicuri che in caso di ballottaggio il centrodestra troverà l'intesa. Questo è l'impegno di tutti i leader presenti al tavolo". Parole incise nella pietra per gli azzurri, che ora faranno in modo di convogliare i voti di Flavio Tosi su Federico Sboarina. "Con Tosi ci ritroveremo e ne parleremo", assicura Zuin. Il gioco di squadra in questi casi deve superare la volontà dei singoli e il raggiungimento dell'obiettivo a Verona può regalare al centrodestra una città chiave nello scacchiere delle amministrazioni locali.

"Se il centrodestra tiene a Verona bisogna parlarsi. Io parlo anche con gente che non mi sta simpatica. Su Verona spero che si parlino Sboarina e Tosi", ha detto Matteo Salvini da Genova, dove è andato all'indomani del voto per congratularsi con il rieletto sindaco Marco Bucci. Il leader della Lega ha poi aggiunto: "Sicuramente Verona è uno dei ballottaggi più aperti, inaspettatamente, perché lì evidentemente qualcosa non ha funzionato se il sindaco uscente si ferma al 32%. Vuol dire che evidentemente c'è da lavorare".

I risultati che emergono dalle urne sono confortanti in tutto il Paese e Luca Zaia, governatore del Veneto, fa notare che "a Verona se sommiamo i consensi incassati dal sindaco Sboarina e da Tosi, rivale radicato nella comunità, si sarebbe sfiorato addirittura il 60% con un candidato unitario".

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