Berlusconi: "Delusi dal no al ministero della Giustizia ma Forza Italia sarà leale"

Cav a tutto campo nell'ultimo libro di Vespa, La tempesta perfetta: "La Meloni è brava". E sull'Ucraina: "Niente armi e aiuti, così Zelensky tratterebbe"

Berlusconi: "Delusi dal no al ministero della Giustizia ma Forza Italia sarà leale"

Silvio Berlusconi è intervenuto nel libro di Bruno Vespa, La grande tempesta, che sarà a breve nelle librerie. Il Cavaliere nel volume ha affrontato l'attuale situazione politica in un botta e risposta con il giornalista. Silvio Berlusconi ha spiegato di non aver provato nessun disagio nel vedere Giorgia Meloni andare a Palazzo Chigi: "Era logico e naturale che andasse a Palazzo Chigi il leader del partito che ha ottenuto più voti di quelli di Forza Italia e della Lega messi insieme. D'altra parte avevo già detto più volte che Giorgia Meloni aveva tutti i requisiti per guidare il governo".

Governo Meloni, la posizione di Berlusconi

Un endorsement come altri ce ne sono stati in questi mesi, che mette a tacere ogni polemica sulle fibrillazioni ipotetiche nel centrodestra. Secondo il Cavaliere, Giorgia Meloni ha avuto successo "perché rappresenta il nuovo ed è stata molto brava nelle sue apparizioni televisive".

L'appoggio al governo Meloni è totale da parte di Forza Italia, come ha già detto Silvio Berlusconi, anche se non nega di essere deluso dall'assegnazione del ministero della Giustizia ma anche per non aver avuto una presidenza, del Senato o della Camera: "Ci è stato chiesto quali sarebbero stati i nostri ministri e noi abbiamo risposto: Tajani agli Esteri, Casellati alla Giustizia e Bernini all'Università. Poi si è parlato dei ministri senza portafoglio. E io ero certo che ci fosse l'accordo". Ciò non toglie la stima che Silvio Berlusconi prova nei confronti di Carlo Nordio: "È uno straordinario professionista. Condivido le sue posizioni sulla riforma della giustizia. La priorità assoluta è la riduzione della durata dei processi".

Guerra in Ucraina, Berlusconi si schiera con gli invasi

La pace in Ucraina potrà essere raggiunta "solo se a un certo punto l'Ucraina capisse di non poter più contare sulle armi e sugli aiuti e se, invece, l'Occidente promettesse di fornirle centinaia di miliardi di dollari per la ricostruzione delle sue città devastate dalla guerra. In questo caso, Zelensky, forse, potrebbe accettare di sedersi al tavolo per una trattativa". E nel libro, Berlusconi rimarca la posizione atlantista del suo partito: "Noi non possiamo che essere con l'Occidente nella difesa dei diritti di un Paese libero e democratico come l'Ucraina".

Sulle venti bottiglie di vodka e di lambrusco, ricorda che dopo aver raccontato ai suoi deputati delle lettere di auguri, uno di loro gli chiese: "E vi siete fatti anche dei regali?" E lui sorridendo rispose divertito: "Si certo, venti bottiglie di vodka e venti di lambrusco". Ma tutti , dice, avevano capito che scherzava.

Alla domanda, infine, di Vespa se si senta più vicino all'America o alla Russia, Berlusconi ricorda che una delle cinque standing ovation riservategli dal Congresso degli Stati Uniti il 19 giugno 2011 fu quando raccontò del giuramento di fedeltà agli USA chiestogli dal padre quando dopo la maturità classica lo portò a visitare il cimitero militare americano di Anzio.

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