Un premier normale. A Firenze. Ma non è Matteo Renzi. Erna Solberg, capo del governo norvegese, ha scelto di passare le sue ferie nel Belpaese. Accompagnata da marito e figli, a fine luglio s'è imbarcata ad Oslo su un volo di linea per Bologna. Ad attenderla al banco degli arrivi, soltanto il console onorario. Poi il trasferimento nell'hotel fiorentino prenotato attraverso Booking.com. Per il suo ristretto staff, invece, le stanze riservate su Expedia.com. Qualche giorno fa l'hanno avvistata mescolata ai turisti in fila per salire a visitare la Cupola del Brunelleschi, ma non l'hanno fermata manco per un selfie. Impossibile, del resto, scambiarla pure per errore almeno per una vip: si muoveva a piedi, senza auto blu e nemmeno uno straccio di scorta. Certo, la Norvegia non è l'Italia, anche se per Daesh c'è poca differenza, ma in riva all'Arno tanta discrezione e sobrietà non si vedevano dai tempi di La Pira. E non s'è mossa foglia quando s'è saputo che non ci sarebbero stati incontri con il leader del governo italiano: visita privata, quella della signora Solberg maritata Finnes. Vero. Ma anche volendo, non sarebbe stato possibile: il presidente del Consiglio è a Rio per le Olimpiadi.
Come quella volta che andò a sciare a Courmayeur, è volato in Brasile (per ragioni di sicurezza, ovvio) con un aereo di Stato. A fargli compagnia, per l'occasione, la moglie, gli assistenti, gli uomini della sicurezza, il fotografo, un cineoperatore. Paese che vai, primo ministro che trovi.
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