Novara, il sindaco nega patrocinio al gay pride: "È un corteo folkloristico"

Il no del sindaco Canelli al gay pride: "È un'inutile ostentazione". Scoppia la polemica a Novara: l'ira delle associazioni arcobaleno

Novara, il sindaco nega patrocinio al gay pride: "È un corteo folkloristico"

"Niente patrocinio al gay pride". Il sindaco leghista di Novara, Alessandro Canelli, è stato inamovibile. Il Comune non affiancherà il proprio stemma alla manifestazione "Novara Pride" che è stato programmato per il prossimo 26 maggio. La decisione, comunicata via mail ieri sera agli organizzatori dell'associazione Lgbt "NovarArcobaleno", ha ovviamente scatenato l'ira della sinistra e delle associazioni arcobaleno.

La giunta ha deciso di non concedere il patrocinio e la collaborazione economica e organizzativa richiesti perché, come ha spiegato lo stesso sindaco Canelli, hanno ritenuto il "Novara Pride" "una manifestazione di tipo simbolico-folkloristico". "A nostro modo di vedere - ha argomentato il primo cittadino leghista - non può apportare il giusto contributo alla crescita e alla consapevolezza su problemi di questo tipo". Secondo Canelli, l'evento, a cui dovrebbero prendere parte circa duemila persone e che ha già ottenuto il patrocinio di Regione, Provincia e Fondazione della Comunità del Novarese oltre all'adesione di una trentina di enti, associazioni e partiti, potrebbe rivalersi "addirittura controproducente rispetto alle finalità che si intendono raggiungere". Tanto che il sindaco lo definisce "un'inutile ostentazione". Convinto che "la pubblica amministrazione possa fare meglio alla causa contro le discriminazioni sessuali non patrocinando eventi come questo", il primo cittadino leghista conclude spiegando che, in città, "come me la pensano tanti omosessuali".

La decisione ha scatenato le ire della sinistra. La segreteria provinciale del Pd la definisce "una decisione anacronistica e discriminatoria" e bolla le parole di Canelli "quanto di più svilente e moralista ci si possa aspettare nel 2018".

"Il sindaco, che appena eletto si è affannato a dichiarare 'urbi et orbi' che sarebbe stato il sindaco di tutti - prosegue la nota dei Dem - alla prova dei fatti si dimostra essere prevedibile e scontato nel ruolo di moralizzatore". Il gay pride del prossimo 26 maggio il Pd sfilerà insieme alle associazioni arcobaleno.

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