New York Il Russiagate crea nuovi grattacapi a Donald Trump, e al centro c'è ancora una volta il suo ex avvocato personale, Michael Cohen. Secondo le rivelazioni del sito BuzzFeed, che cita fonti investigative, Cohen ha confermato al procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller che fu il presidente ad ordinargli di mentire al Congresso sui negoziati per la costruzione di una
Trump Tower a Mosca. Cohen, riporta BuzzFeed, ha detto agli investigatori che Trump nel 2017, quando era già presidente, «lo ha personalmente istruito a mentire» circa la data in cui sono terminate le trattative, in modo da «celare il suo coinvolgimento» nelle discussioni con i russi durante la campagna elettorale. Inoltre, The Donald avrebbe anche incoraggiato l'ex fedelissimo legale a pianificare un viaggio a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin durante Usa 2016. Cohen è stato condannato a tre anni di carcere nel dicembre scorso dopo essersi dichiarato colpevole di aver mentito al Congresso sui tempi del piano per il grattacielo in Russia, oltre a reati fiscali. E in tribunale ha detto che la sua «debolezza era la cieca lealtà nei confronti di Trump». Le nuove rivelazioni tuttavia, se fossero fondate, rappresenterebbero la più grave accusa mossa sinora al Commander in Chief e i democratici invocano lo spettro dell'impeachment per ostruzione della giustizia. Il tycoon replica come di consueto su Twitter puntando il dito contro Cohen: «Mente per ridurre la sua detenzione. Controllate suo suocero». Ma i dem sono sul piede di guerra, con la Commissione intelligence della Camera pronta ad avviare un'indagine. «L'accusa secondo cui il presidente potrebbe aver istigato allo spergiuro davanti alla nostra Commissione, nel tentativo di limitare le indagini e coprire i suoi rapporti commerciali con la Russia, è tra le più gravi fino ad oggi», afferma il presidente dell'organo, Adam Schiff, promettendo che fare tutto ciò che è «necessario per scoprire se è vero».
Intanto, prosegue il braccio di ferro tra il presidente e la speaker dem della Camera, Nancy Pelosi, dopo che la terza carica dello stato ha chiesto al presidente di rinviare il tradizionale discorso sullo Stato dell'Unione a causa dello shutdown. L'escalation sta raggiungendo livelli senza precedenti, con la Casa Bianca che annuncia a Pelosi la cancellazione del suo previsto viaggio a Bruxelles, in Egitto e in Afghanistan, sempre per la paralisi del governo federale. «Se vuole può andare con un volo commerciale», afferma il tycoon, negandole l'uso dell'aereo militare. Lei risponde che era pronta a partire lo stesso, ma ha «dovuto rinviare la missione per motivi di sicurezza», accusando Pennsylvania Avenue di aver svelato i piani della visita in Afghanistan. Trump, da parte sua, torna ad accusarla su Twitter: «Perché dovrebbe lasciare il paese con altri democratici per un'escursione di sette giorni quando ci sono 800 mila lavoratori che non stanno ricevendo lo stipendio?». E una nuova polemica è scoppiata poche ore dopo lo schiaffo a Pelosi con la notizia riportata da Politico secondo cui la first lady Melania sarebbe invece volata con un jet governativo in Florida, per recarsi nella residenza di Mar-a-Lago con il figlio Barron.
Sempre per lo shutdown, la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders comunica pure la cancellazione della partecipazione al World Economic Forum di Davos non solo di Trump, ma di tutta la delegazione Usa, che includeva il segretario di stato Mike Pompeo e il segretario al Tesoro Steven Mnuchin.
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