«Mantenere aperte le frontiere di Schengen». La variante inglese di Sars Cov2 spaventa l'Europa ed è già presente in altri 5 paesi, compresa l'Italia. La presidenza tedesca ieri ha convocato una riunione urgente per cercare di dare una risposta coordinata sugli ingressi nel tentativo di evitare che si ripeta quello che è accaduto all'inizio con la prima ondata in arrivo dalla Cina quando ogni paese ha fatto scelte diverse. Ma la riunione degli esperti (che fanno parte dell'Ipcr, un organo creato circa un anno fa per coordinare le azioni europee in casi di emergenze) al momento non sembra aver prodotto decisioni concrete e incisive ma soltanto raccomandazioni e auspici.
Anzi in serata è arrivata una precisazione da fonti Ue per sottolineare che non era stata presa alcuna decisione da parte di Bruxelles che imponeva «un divieto di viaggio» per o dall'Inghilterra visto che, hanno ricordato: «le restrizioni di viaggio sono competenza nazionale».
Tutti d'accordo sulla necessita di un approccio coordinato all'interno dell'Unione rispetto alle misure applicate ai collegamenti con il Regno Unito. E tutti gli stati membri hanno ribadito l'importanza di mantenere aperte le frontiere all'interno dell'area Schengen.
Sul tavolo anche la delicata questione relativa al rimpatrio dei cittadini e dei residenti legali rimasti bloccati a Londra. Tutti i paesi Ue comunque hanno sospeso i voli in arrivo dal Regno Unito. L'Italia fino al 6 gennaio.
E sulla variante del coronavirus che ha paralizzato e isolato l'Inghilterra interviene nel tentativo di rassicurare l'Organizzazione Mondiale della Sanità. La nuova variante inglese del Covid «non è fuori controllo» dice il coordinatore delle emergenze Michael Ryan (nella foto). «Abbiamo avuto un tasso di riproduzione del virus molto superiore a 1,5 in momenti diversi durante questa pandemia e l'abbiamo controllato. Questa situazione non è quindi, in questo senso, fuori controllo, assicura Ryan che però ha confermato che la variante oramai è stata trovata anche in altri cinque Paesi oltre la Gran Bretagna. Oltre all'Italia dove la conferma era già arrivata dopo le analisi eseguite all'ospedale militare Celio di Roma sono coinvolte Australia, Islanda, Danimarca e Olanda. Confermata la velocità di diffusione superiore di questa nuova variante che però non è tanto rapida quanto il morbillo, la parotite o la varicella in base alle prime osservazioni. La nuova variante trovata invece in Sudafrica è simile a quella della Gran Bretagna, ma le due non sono connesse tra loro, ha precisato la ricercatrice capo dell'Oms per il Covid-19, Maria Van Kerkhove.
Nonostante le rassicurazioni però l'effetto variante ha avuto un effetto pesante sulle borse che hanno chiuso in rosso. Un paradosso visto che ieri è stato anche il giorno in cui il vaccino Pfizer-BioNtech ha incassato il via libera dall'Ema e subito inaspettatamente anche dalla Commissione Ue. Una notizia che avrebbe dovuto far schizzare in alto le borse con una ventata di ottimismo. Invece ha prevalso il pessimismo conseguente alle notizie del blocco degli spostamenti con l'Uk.
Ribassi pesanti tra il 2 e il 3 per cento per la borsa italiana e per le principali piazze finanziarie europee in quello che verrà segnato come un lunedì nero. Parigi cede il 2,43. Francoforte perde il 2,82.
Londra l'1,73. Ad appesantire la situazione, anche lo spettro incombente della Brexit. I settori più colpiti dalle vendite sono petrolio, trasporti e turismo condizionati dalle restrizioni alla mobilità e dal blocco dei voli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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