Da Berlino, in cui è presente per le celebrazioni dei trent'anni dalla caduta del muro, il ministro degli esteri Di Maio si è lanciato un elogio a tutto tondo del governo tedesco sul fronte immigrazione.
“Occorre ringraziare la Germania che è sempre disponibile quando si tratta di ricollocare migranti dalle coste italiane – ha dichiarato il capo politico del Movimento Cinque Stelle, così come riportato da AgenizaNova – Berlino deve essere di esempio ad altri paesi che speriamo possano contribuire a contrastare un fenomeno come l’immigrazione che è epocale e che l’Italia affronta in maniera esclusiva”.
Il riferimento è alla disponibilità data dal governo di Angela Merkel nella ricollocazione di alcuni migranti sbarcati negli ultimi due mesi dalle navi Ong. Pochi per la verità, si parla in media di un 25%, percentuale analoga a quella della Francia. Inoltre, da settembre ad oggi, gran parte degli sbarchi è avvenuta tramite approdi autonomi, degli oltre 3.000 arrivati irregolarmente in Italia in questo lasso di tempo solo in pochi sono scesi da navi Ong.
Dunque, quella solidarietà tedesca oggi tanto decantata da Luigi Di Maio nella realtà appare poco incisiva e non certo risolutiva. Ma non è soltanto per questo che gli elogi del ministro degli esteri hanno destato non poche perplessità. A guardare bene i numeri infatti, a fronte della disponibilità data da Berlino per accogliere non più del 25% arrivati in Italia da navi Ong, la Germania è tra i paesi europei quello che spedisce indietro verso i nostri confini il maggior numero di migranti espulsi.
Soltanto nel 2018 i tedeschi hanno rispedito in Italia 2.848 migranti, nei giorni scorsi il quotidiano Die Welt ha parlato di un accordo secondo cui Roma ha risposto positivamente alla richiesta di Berlino di avviare ponti aerei per riportare nel nostro paese gli immigrati espulsi. Ecco perché, a maggior ragione, gli elogi odierni di Di Maio sono apparsi quanto meno “strani”.
Per di più, il ministro degli esteri nelle scorse settimane è stato tra i meno entusiasti delle mosse del suo stesso governo sulla redistribuzione. Mentre infatti Conte e Lamrogese hanno salutato positivamente le intese, poi rivelatesi un bluff, trovate nel vertice di Malta (organizzato peraltro su spinta tedesca), Di Maio ha insistito sulla possibilità invece di concetrarsi sul programma per rimpatri più veloci.
Un altro motivo per guardare con perplessità a quanto dichiarato oggi dal leader politico del Movimento Cinque Stelle, colto quasi da un'improvvisa vampata di stima e di affetto nei confronti di un governo, quale quello tedesco, verso cui non ha mai rivolto grandi elogi. E questo sia da membro degli ultimi due governi che da capo dell'opposizione.
Intanto, a proposito di immigrazione, è tornata a navigare nel Mediterraneo la nave Ocean Viking, usata dall’Ong francese Sos Mediterranée assieme a Medici Senza Frontiere per soccorrere i barconi in rotta verso l'Europa. Sono gli stessi membri di Medici Senza Frontiere ad aver annunciato su Twitter nelle scorse ore di aver ripreso con le operazioni di ricerca di migranti in difficoltà nelle aree del Mediterraneo centrale.
La Ocean Viking è partita da Marsiglia in questo sabato, verosimilmente tra un paio di giorni potrebbe essere nelle zone interessate dal flusso migratorio. La nave di Sos Mediterranée è, tra quelle delle Ong, la più attiva negli ultimi mesi. Da settembre in poi per quattro volte è approdata in Italia: la prima volta a Lampedusa, la seconda a Messina, ad ottobre invece è stata fatta attraccare prima a Taranto, lo scorso 16 ottobre, a fine mese a Pozzallo.
Lo sbarco a Lampedusa dello scorso 14 settembre ha rappresentato, tra le altre cose, il primo caso relativo ad una nave Ong affrontato dal nuovo esecutivo giallorosso. In particolare, la richiesta di approdo della Ocean Viking con 82 migranti a bordo è stata la prima del genere pervenuta al Viminale dall’insediamento del Conte II.
Sul nuovo possibile caso Ocean Viking, nelle scorse ore è intervenuto l’ex ministro dell’interno Matteo Salvini: “L’Ocean Viking torna nel Mediterraneo
centrale per prendere a bordo degli immigrati da portare sempre e solo in Italia – ha affermato il segretario leghista – Il ministro Lamorgese che intenzioni ha? Vieterà l’ingresso o assisteremo all’ennesimo sbarco di una ong?”- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.