Onda di maltempo crollano i ponti in Piemonte, 2 morti salvi 21 dispersi

Tre morti, frane, ponti crollati e paesi isolati. È devastante l'effetto dell'ondata di maltempo che in queste ore ha messo in ginocchio la Valle d'Aosta, la Liguria e il Piemonte

Onda di maltempo crollano i ponti in Piemonte, 2 morti salvi 21 dispersi

Tre morti, frane, ponti crollati e paesi isolati. È devastante l'effetto dell'ondata di maltempo che in queste ore ha messo in ginocchio la Valle d'Aosta, la Liguria e il Piemonte, dove la quantità di pioggia caduta ha superato il record storico dal 1958.

In Piemonte per tutta la giornata c'è stata grande preoccupazione per 20 italiani e due tedeschi, dispersi sul Col di Tenda. Ma in serata 21 sono stati rintracciati a Vievola e salvati, mentre all'appello manca un margaro, caduto con l'auto in un torrente. Stanno bene anche sei tedeschi, di cui un albergatore aveva denunciato il mancato rientro, dopo essere partiti alcuni giorni fa per fare trekking. I pompieri li hanno trovati in Val di Gesso.

I vigili del fuoco hanno recuperato invece il corpo senza vita di un trentaseienne a Borgosesia in frazione Bettole, nel vercellese. Il cadavere era sul greto ai margini del fiume Sesia, nell'area in cui era stato visto sparire a bordo della sua auto, mentre un suo amico si era salvato. Un cacciatore del 1943 risulterebbe invece disperso sempre a causa del Sesia, ma nei dintorni di Candia (Pavia). E intorno all'ora di pranzo, è crollato il ponte di Sesia, che collega Romagnano Sesia, nel novarese, con Gattinara. Era stato chiuso durante la notte per precauzione ed è stato riaperto un'ora prima del cedimento, quando la situazione sembrava sotto controllo. Il sindaco di Romagnano, Alessandro Carini, in una diretta Facebook intorno a mezzogiorno con il collega di Gattinara, Daniele Baglione, avevano detto sui social: «Siamo stati fortunati a differenza degli altri, è tutto sotto controllo». Ma alle 13,30 la struttura è venuta giù.

Sempre nel Cuneese, a Valdieri, è crollato il ponte che collega le terme con la parte alta dell'abitato e alcune persone sono rimaste isolate, mentre ieri erano 55mila utenze di energia elettrica tranciate. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in giornata ha chiamato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, per testimoniare la sua vicinanza al territorio, duramente colpito. E Cirio ha parlato di una situazione che, seppur più contenuta nell'estensione, mostra danni più gravi di quelli causati dalla terribile alluvione del 1994. Di fatto ieri intere frazioni sono rimaste isolate, decine di famiglie sono state sfollate e si sono registrati danni ingenti nel bacino del Toce, del Tanaro, nel Biellese e nel bacino della Sesia, con frane, allagamenti e cadute di alberi. Il Tanaro, nel tratto da Ponte Nava a Ceva, è esondato in diversi punti. Evacuate famiglie a Limone, Vernante, Priola e Garessio. In quest'ultimo comune una borgata è rimasta isolata. Sempre nel Cuneese, tra Mombasiglio e Lisio la strada provinciale 34 è completamente erosa dall'azione dell'acqua e nel comune di Limone Piemonte il sindaco Massimo Riberi ha parlato di catastrofe: «Abbiamo strade comunali interne che non esistono più».

In Valle d'Aosta, invece, un vigile del fuoco volontario, Riccardo Challancin, è morto sulla strada statale nei presso di Arnad, in Valle d'Aosta, schiacciato da un albero caduto a causa del maltempo. L'uomo era impegnato insieme ad altri colleghi a ripulire la strada dai detriti quando la pianta sradicata dal temporale lo ha travolto. E alla sua famiglia in giornata è arrivato il cordoglio del Presidente della Repubblica, del capo della Protezione civile e delle massime cariche dello stato. Molte le strade interrotte e a Gaby è venuto giù il ponte sulla regionale, è esondato il torrente Niel e a Cogne il torrente a Epinel e sono state chiuse le vallate di Lillaz e Valnontey. Oggi è prevista l'evacuazione dei turisti attualmente presenti nella valle del Lys.

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha annunciato che chiederà lo stato di emergenza, insieme a quello del Piemonte, Alberto Cirio. Anche la Liguria, pur senza vittime e feriti, ha pagato pesantemente con torrenti esondati, paesi isolati e allagamenti e frane, oltre a una mareggiata su Genova e Levante e danni sulla costa. Grave in particolare la situazione a Ventimiglia, dove sono esondati il Roja e il Bevera, che hanno allagato le strade e trascinato con loro automobili e detriti. Piombata giù la passerella Squarciafichi, uno dei simboli della città. Alcuni paesi sono rimasti isolati anche nell'entroterra di Imperia a causa di frane ed esondazioni avvenute nella notte in valle Argentina e valle Arroscia.

A Vessalico, dove la piena del torrente Arroscia ha causato il crollo del ponte Manfredi mentre Montalto è rimasta isolata per il cedimento di 50 metri di strada verso Badalucco, Triora e Molini di Triora, dove la viabilità è interrotta in più punti. Infine a Mendatica è crollato il ponte su rio Beneito lungo la Provinciale 3.

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