"Open Arms" viola la legge. Fermo in porto e sanzione grazie al decreto Piantedosi

Ci risiamo. Ong in azione in mare e violazione della legge. È un copione che si ripete

"Open Arms" viola la legge. Fermo in porto e sanzione grazie al decreto Piantedosi
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Ci risiamo. Ong in azione in mare e violazione della legge. È un copione che si ripete. Tant'è che sono fioccati nuovi provvedimenti a carico della spagnola Open Arms che, per la terza volta, è stata fermata per 20 giorni e sanzionata di un importo che potrà arrivare fino a 10mila euro in base al decreto Piantedosi che disciplina gli interventi delle Ong in mare. La capitaneria di Crotone, porto in cui è approdata la nave con 57 migranti, in gran parte siriani e poi pakistani, bengalesi e un egiziano, soccorsi nel Mediterraneo in 3 interventi, contesta alla Ong di avere ostacolato una motovedetta libica durante il soccorso di 45 migranti in acque Sar libiche, disattendendo anche le indicazioni del Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo che aveva negato l'intervento. La Ong, invece, sostiene di avere ricevuto una segnalazione per un natante in difficoltà proprio dall'Imrcc e di avere risposto, dunque, a un ordine preciso nonché alla legge del mare. Ad ogni modo, i 45 migranti sono stati prelevati dall'unità navale libica e ricondotti in patria. Il provvedimento che grava sulla Ong è stato emesso dopo che, nel porto calabrese, le forze dell'ordine hanno ascoltato per oltre 6 ore il comandante e l'equipaggio della nave, e a seguito delle verifiche sulla nave svolte da polizia, guardia costiera e Guardia di Finanza sabato sera al termine delle operazioni di sbarco rese difficili dal forte vento di tramontana e dal mare mosso. La nave era destinata a Brindisi, ma proprio per le cattive condizioni meteo marine, con onde alte fino a 4 metri e vento oltre i 35 nodi, il Viminale ha autorizzato lo sbarco a Crotone, porto in cui lo scorso dicembre era fioccato un analogo provvedimento di fermo amministrativo a carico della nave tedesca Humanity 1 per violazioni al decreto Piantedosi. «Siamo stupiti e arrabbiati, non sappiamo cosa abbiamo fatto e ci appelleremo». Così la Ong spagnola, che respinge le accuse bollandole come «false» e, per bocca del direttore e fondatore Oscar Camps, parla di «provvedimento ingiustificato». Open Arms è la Ong costituitasi parte civile nel processo in corso a Palermo a carico di Matteo Salvini, al tempo ministro dell'Interno, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atto d'ufficio per avere negato nel 2019 lo sbarco di 147 migranti soccorsi proprio dalla Ong. Quello appena trascorso è stato un fine settimana di sbarchi. A Taranto sono approdati i 126 migranti soccorsi in area Sar maltese dalla Humanity1. Tra loro ci sono una trentina di minori, tra cui un neonato.

Il porto iniziale di destinazione era Ortona, ma le condizioni del mare proibitive hanno fatto optare il Viminale per l'approdo a Taranto. Fra venerdì e sabato sono giunti a Lampedusa 167 migranti partiti dalla Tunisia e dalla Libia.

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