Padoan: "Non ho autorizzato nessuno a occuparsi di Banca Etruria"

Il ministro Padoan: "Di banche parlavamo solo io e Renzi". E sui colloqui di Boschi e Delrio con i vertici di Banca Etruria: "Nessuno mi ha mai chiesto l'autorizzazione"

Padoan: "Non ho autorizzato nessuno a occuparsi di Banca Etruria"

Sentito questa mattina in Audizione in commissione Banche, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha parlato del caso Banca Etruria e della crisi che ha investito in questi anni altri istituti di credito. "Le discussioni a livello di governo sulle questioni delle banche in difficoltà - ha spiegato - sono avvenute in modo continuativo tra il presidente del Consiglio e me". Non solo. A chi gli chiedeva dei colloqui tenuti dai ministri Maria Elena Boschi e Graziano Delrio sull'istituto di Arezzo ha detto chiaramente di non aver "mai autorizzato" a occuparsene. "La responsabilità del settore bancario è in capo al ministro delle finanze che d'abitudine ne parla con il presidente del Consiglio".

Padoan ha poi spiegato le mosse del governo nella procedura per il commissariamento dell'istituto di credito toscano: "Il nostro contributo - ha spiegato il ministro - è stato di condividere la proposta". A questo punto il titolare di via xx settembre affronta anche il tema della crisi della stessa Banca Etruria, di Banca Marche, di CariFerrara e di CariChieti. Il ministro dell'Economia ha affermato che non si poteva procedere senza l'ok dell'Unione europea: "L'Italia non avrebbe potuto procedere a un intervento sulle quattro banche poi finite in risoluzione senza richiedere l'autorizzazione Ue. Uno Stato membro non può dare esecuzione a misure di aiuto prima di una decisione positiva della Commissione europea - ha sottolineato - Se si fosse proceduto senza notificare gli interventi del Fondo alla Commissione, essi sarebbero stati dichiarati incompatibili con il quadro normativo europeo sugli aiuti di Stato". Padoan ha anche parlato della vigilanza: "Ci sono stati casi in cui la vigilanza poteva fare meglio ma questo avveniva in un momento complesso di cambiamento della normativa europea". Poi parla della rielzione di Visco a governatore di Bankitalia: "È legata essenzialmente alla continuità istituzionale in un contesto in cui, seppure in fase di miglioramento dell’economia, l’andamento dell’Italia continua a essere importante. Si è voluto dare un segnale ai mercati, pur riconoscendo che in alcuni singoli casi la vigilanza poteva fare meglio".

Infine, Padoan, rispondendo al senatore Andrea Augello che gli chiedeva se avesse incoraggiato i ministri Maria Elena Boschi e Delrio ad avere colloqui e occuparsi del caso Etruria, ha affermato: "Non ho mai autorizzato nessuno ad andare a parlare su questioni bancarie né richiesto che membri del governo venissero a riferire a me di questi contatti con il mondo bancario". Non solo.

"Ho appreso di specifici incontri dai mezzi di stampa", ha sottolineato rimarcando di non aver "mai incontrato il dottor Pier Luigi Boschi", padre del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena, ed ex vicepresidente di Banca Etruria. Quindi la stoccata finale: "Mi risulta che la nostra normativa sul conflitto di interessi sia una buona normativa. Si tratterebbe forse di applicarla con decisione...".

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